ovidio news
Sanremo 2020: 70 anni nelle mani di Amadeus. Sanremo 2020: 70 anni nelle mani di Amadeus.
Non sarà forse il più amato ma è certamente ben accolto dal pubblico popolare delle trasmissioni RAI di intrattenimento: con il suo tono un... Sanremo 2020: 70 anni nelle mani di Amadeus.

Non sarà forse il più amato ma è certamente ben accolto dal pubblico popolare delle trasmissioni RAI di intrattenimento: con il suo tono un po’ ingessato ha ottenuto la direzione artistica del Festival di Sanremo 2020, che si svolgerà dal 4 all’8 febbraio. Una scelta che la dice tutta sulla linea di festeggiamenti per il 70esimo scelta dalla direzione dell’azienda, che scarta i presentatori radical chic alla Fazio o i vecchi cantanti alla Baglioni per tornare ad indossare i panni più fedeli a uno stile Festival tradizionale e professionalmente vicini al ruolo: il presentatore.

E così il ravennate Amedeo Sebastiani, in arte Amadeus, che dichiara con ciò di aver realizzato il suo sogno di bambino, si appresta a 56 anni compiuti, a dirigere il carrozzone canoro nazional popolare più visto, amato e spettegolato d’Italia, la ribalta canora che resiste inossidabile agli assalti delle critiche e delle new entry di altre aziende televisive e che addirittura, constatatane l’imbattibilità, si sono anche associate in passate edizioni in qualità di partner, offrendo le loro punte di diamante sul palco, come ad esempio la De Filippi.

Amadeus si metterà presto a lavoro e fa già trapelare il tono della sua creatura, che lo rispecchierà ovviamente: discreto e celebrativo, con i riflettori puntati più sul Festival e su quel che ha rappresentato per l’Italia nel corso di 70 anni, che sui cantanti. Sarà “soprattutto un’edizione corale”, che vedrà Amadeus affiancato da diversi compagni di viaggio: già si prevedono incursioni dell’amico e sostenitore Fiorello, che si è subito ‘sbilanciato’ nei giorni scorsi sulla sua presenza all’Ariston, anche in un siparietto con Jovanotti (“Ci chiami come ospiti?” hanno chiesto dai microfoni radiofonici, saputa la notizia). E si pensa anche, naturalmente, a Pippo Baudo, recordman assoluto con 13 conduzioni, a Fabio Fazio, Carlo Conti e Piero Chiambretti. Non mancherà il Dopofestival, “che sarà costruito – assicura la Rai – all’insegna dell’innovazione”.

Un’innovazione dalla strana capacità: quella di essersi garantita con il Festival di Sanremo uno spazio di immortalità che dura, da sempre, giusto la settimana della ribalta. E chissà se Amadeus saprà accendere Sanremo 2020 e rendere luminoso il grigio discreto del suo bon ton.

Ariel