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Salvini e l’astinenza da palcoscenico: Passa la notte in parlamento e non torna in tempo per la discussione del DEF Salvini e l’astinenza da palcoscenico: Passa la notte in parlamento e non torna in tempo per la discussione del DEF
Notte brava in parlamento, si é consumata infatti solo l’ultima delle trovate fuori luogo e assolutamente controproducenti che questa impavida opposizione sta regalando all’italia... Salvini e l’astinenza da palcoscenico: Passa la notte in parlamento e non torna in tempo per la discussione del DEF

Notte brava in parlamento, si é consumata infatti solo l’ultima delle trovate fuori luogo e assolutamente controproducenti che questa impavida opposizione sta regalando all’italia negli ultimi giorni. Il capitano Matteo Salvini assieme alla sua ciurma, ha deciso di occupare il parlamento in segno di protesta, e tra una diretta ed un un selfie ha trascorso unitamente a 70 dei suoi parlamentari la notte nell’emiciclo del senato, forse pensando di recuperare il 90% delle sue assenze in questo modo. Un pigiama party inaspettato direbbe qualcuno, che ha fatto storcere il naso anche ai suoi stessi alleati, in particola modo a Giorgia Meloni, amareggiata per non essere stata invitata alla festa dichiara “ La Lega si chiude in parlamento? Mossa non condivisa con Fdl” Antonio Tajani (Forza Italia) rincara “ Non siamo stati informati, non ne so nulla”

Dopo una lunga notte passata alla macchinetta del caffè, il leader del carroccio torna nelle sue stanze per una meritata doccia rigenerante, perdendosi così il dibattito parlamentare avvenuto in mattinata per le migliorie al DEF 2020 e lo scostamento di bilancio.

Salvini ha dichiarato che é solo il primo di un lungo presidio ad oltranza per protestare contro il governo Conte e la sua attesa fase 2, che, al signore delle porte chiuse/aperte a giorni alterni, non piace affatto, ma in particolar modo grida contro la decisione di spostare a Maggio l’attesissimo decreto Aprile. Troppo tardi per Salvini, gli Italiani hanno bisogno di risposte ora, non considerando però che le delicatissime manovre all’interno del decreto meritano estrema attenzione ed estenuante lavoro da parte dell’esecutivo, dunque bisogna limitare al massimo il margine di errore, e per far questo il tempo gioca sicuramente un ruolo importantissimo, Salvini lo sa bene, e prova con tutte le forze a strumentalizzare il malcontento popolare a suo favore nel tentativo rocambolesco di frenare la vertiginosa discesa di consensi, che nell’ultima settimana lo vede catapultato dal 38% di questa estate al 25% di pochi giorni fa. Pericolosamente vicino al Pd troppo vicino, tanto da sacrificare il bene dei cittadini per il bene del suo partito. “Non si molla” scrive Salvini su Facebook che ha deciso di spostare la location delle sue performance circensi tra i banchi del parlamento, dopo aver dovuto ritirare le dichiarazioni di qualche giorno fa, in cui invitava la popolazione a scendere in piazza muniti di gel igienizzante e mascherine, esortando a violare la quarantena, ma qualcuno deve avergli fatto notare che oltre a violare le misure anti covid, avrebbe violato anche l’articolo 6 del decreto sicurezza da lui partorito e fieramente sventolato, che proibisce l’utilizzo di caschi e o dispositivi che rendano irriconoscibili una persona durante le manifestazioni in luogo pubblico.

Un vero e proprio attacco su tutti i fronti dell’opposizione al Governo Conte, la Lega infatti non é l’unica forza che cerca di veicolare il malcontento a proprio favore, anche Giorgia Meloni prova a fare la sua parte con la manifestazione di pochi giorni fa, che l’ha vista protagonista assieme ad alcuni dei suoi fedelissimi di un flashmob nel piazzale antistante palazzo Chigi, incoraggiata dai cortei di alcuni antagonisti dei centri sociali che il 25 Aprile scorso hanno violato la quarantena per rendere omaggio ai caduti partigiani, innescando inevitabilmente un precedente che la Meloni non si é fatta di certo sfuggire.

Dalla Calabria invece, Forza Italia manda al fronte la neo Governatrice Jole Santelli, che con un ordinanza lampo, emanata nella tarda serata di ieri decide di riapre tutto, nonostante sembrasse fino a pochi giorni prima contraria ad ogni forma di apertura. (Manovra certamente politica imposta dai piani alti qualcuno potrebbe pensare) ma che a conti fatti potenzialmente metterebbe a rischio migliaia di cittadini, in caso di calcoli sbagliati infatti, non potrebbero disporre delle dovute cure assistenziali con il proprio sistema sanitario ridotto all’osso. Il cambio di rotta repentino giunto a sorpresa nella notte, ha comunque scosso molti sindaci Calabresi, che, non trovandosi in accordo con il decreto, hanno provveduto a non applicarlo nei propri comuni. La risposta di Conte alle decisioni autonome della Governatrice non tarda molto ad arrivare, e durante l’ informativa sulla ripresa delle attività economiche alla camera di poche ore fa dichiara “Iniziative improvvide di singoli enti locali sono da considerarsi illegittime”

Cassia