ovidio news
Riforma del MES: perché l’Italia deve esercitare il diritto di veto Riforma del MES: perché l’Italia deve esercitare il diritto di veto
Il Meccanismo Europeo di Stabilità, accanto al Patto di Stabilità è una Spada di Damocle da eliminare al più presto Il voto atteso sull’approvazione... Riforma del MES: perché l’Italia deve esercitare il diritto di veto

Il Meccanismo Europeo di Stabilità, accanto al Patto di Stabilità è una Spada di Damocle da eliminare al più presto

Il voto atteso sull’approvazione del ‘nuovo MES’ rischia di far saltare il governo Conte. Siccome il Governo Conte è l’ultimo argine rispetto a un governo diretto della finanza (Draghi) o a un governo delle destre, i vertici del M5S (Di Maio & C.) danno ordine ai loro parlamentari di votare a favore, garantendo che “fino a quando il M5S sarà al governo” l’Italia non vi farà mai ricorso.

Già questa promessa è una sciocchezza, dato che il M5S potrà stare al Governo, con questo peso, ancora massimo un paio d’anni, e che dopo le prossime elezioni, se mai volesse tornarci, dovrebbe accettare ben altro che il MES. Ma poi, votare a favore, significa rinunciare proprio alla premessa a lungo strombazzata al momento della svolta europeista del Movimento: entrare in Europa per cambiarla da di dentro.

Per capire bene quello che sta per succedere (e anche perché il Partito Democratico dichiara che il governo salterà se tutto il M5S non si adegua e il voto favorevole non passerà) possiamo partire da due elementi apparentemente assai distanti fra di loro, ma che dimostrano a nostro avviso tutta la pericolosità della situazione in cui il voto positivo in Parlamento (e la conseguente rinuncia al diritto di veto che ci permetterebbe di bloccare tutto) ci porterà.

Per prima cosa: il “patto di stabilità” non è stato affatto abolito a causa della pandemia, come spesso si cerca di far credere. É stato invece sospeso, e riprenderà a funzionare non appena l’UE lo deciderà. Il patto di stabilità è quello che (individuando nel pareggio di bilancio l’obiettivo da raggiungere) obbliga gli Stati a rientrare del debito a scadenze programmate. Ora, col Recovery Fund il debito italiano schizza a livelli giapponesi, e quello che succederà dalla dichiarata fine della pandemia in avanti, è facile da prevedere. L’Italia avrà più che mai bisogno di aiuto, e il prestito del MES ci sarà graziosamente offerto.

Le modifiche apportate con la riforma sono fatte apposta per “convincere” domani un Paese (preso di mira) ad accettare il prestito del MES. Difatti, il trattato diventa uno strumento per ‘salvare il sistema bancario’ dello Stato in questione, e ormai tutti sanno che le crisi delle banche sono pilotate, accelerate o risolte a seconda delle scelte politiche, nazionali ma soprattutto internazionali, dato che gli Istituti di Credito ormai sono praticamente tutti, appunto, internazionali.

Se esistesse un’Europa solidale, il problema sarebbe probabilmente del tutto teorico. Ma siccome viviamo ìn un’Europa competitiva, in cui i diversi Stati si combattono senza esclusione di colpi per guadagnare o rafforzare la supremazia economica, possiamo stare assolutamente certi che presto l’Italia “avrà bisogno” del MES, dei suoi soldi in prestito, da restituire in tempi certi, e con il controllo diretto delle istituzioni finanziarie internazionali sulle sue leggi di spesa.

É bene ricordare che nel MES non vige la regola dell’unanimità, e che le decisioni ‘urgenti’ vengono prese a maggioranza…

Fin qui, abbiamo parlato del rapporto fra UE e Stato italiano. Ma quello che a un’osservatore ‘esterno’ appare del tutto incomprensibile, è il motivo per cui il Partito Democratico (e i resti di Forza Italia) siano schierati in maniera così decisa e definitiva non solo per l’approvazione ‘bis’ del trattato (non dimentichiamolo, già approvato dal Parlamento italiano) ma addirittura per l’immediato ricorso ai soldi del suo fondo ‘per riformare la nostra Sanità’.

La risposta secondo cui la classe dirigente del PD è parte integrante dell’oligarchia europea è molto semplice ed evidente, basti pensare al nostro Ministro delle Finanze Gualtieri, fra gli estensori del primo Statuto del MES, al passaggio di Gozi al diretto servizio di Macron, ai trascorsi nelle banche d’Affari di Prodi e di decine di altri come lui.

Ma c’è il secondo elemento, che abbiamo preannunciato all’inizio di questo articolo, che non va dimenticato.

Articolo 32) Il MES “avrà piena personalità giuridica e capacità giuridica”, potrà quindi acquistare e alienare beni immobiliari e mobili o stipulare dei contratti. Tutti i suoi beni, fondi e averi godranno dell’immunità totale da qualunque procedimento giudiziario e saranno esenti da restrizioni, regolamentazioni, controlli e moratorie .

Articolo 32)  Il MES come istituzione ed i suoi quadri sono immuni da procedimenti legali in relazione ad atti compiuti nell’esercizio del loro lavoro. Ma non solo: gli atti scritti e i documenti ufficiali non sono neppure sottoposti in nessun momento a una qualunque forma di controllo, l’accesso è semplicemente negato, anche alla magistratura.

Adesso è tutto più chiaro, o almeno così ci auguriamo.

La classe poliitca più corrotta d’Europa vede nel MES un fortino inespugnabile, grazie al quale potrà mettere insieme un bottino inimmaginabile di miliardi di Euro, al di fuori di ogni controllo e, nella peggiore delle ipotesi, al di fuori di ogni rischio penale.

Il fatto che la richiesta dei soldi al MES “per l’emergenza sanitaria” venga così fortemente caldeggiata da personaggi tristemente famosi per le loro commistioni fra affari e politica, suscita assai più di un sospetto, se si pensa a come la sanità sia da decenni terreno privilegiato di vero e proprio saccheggio.

Questi gli aspetti che ci premeva sottolineare. Esistono numerosi studi approfonditi che svelano tutti gli elementi per cui il MES porta a situazioni di tipo greco, e a questi studi rimandiamo il lettore che voglia approfondire.

Ma votare a favore del nodo scorsoio che alla prima occasione cercheranno di metterci al collo – quando si ha la possibilità, grazie al diritto di veto, di fermare tutto – è molto semplicemente un grave atto di irresponsabilità (per il M5S) e un consueto atto di tradimento nei confronti del popolo italiano da parte del Partito Democratico. E occorre dire che il confine fra irresponsabilità e tradimento, appare ormai molto labile.

Franco Slegato