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Quello che vedo vale più di quello che mi dicono Quello che vedo vale più di quello che mi dicono
di Fabrizio Zani Ritengo sbagliato sottovalutare l’importanza della questione pugile ‘intersex’ che gareggia con le donne. Parto da qualche anno fa, da quando era... Quello che vedo vale più di quello che mi dicono

di Fabrizio Zani

Ritengo sbagliato sottovalutare l’importanza della questione pugile ‘intersex’ che gareggia con le donne.

Parto da qualche anno fa, da quando era diventato di moda, “per contrastare il razzismo”, sostenere che “le razze non esistono perché la differenza genetica fra bianchi neri e gialli è insignificante”.

Tradotto in termini di pura logica, non conta quello che vedi, quello che i tuoi sensi percepiscono, ma quello che ti viene detto.

La questione del pugile è identica. Vediamo tutti che è un maschio, ha la struttura fisica, scheletrica, muscolare, del maschio. Ma siccome dal punto di vista “scientifico”, ci si dice, è una femmina, dobbiamo considerarla femmina a tutti gli effetti.

Introduco un terzo elemento. Da decenni il cielo si riempie di lunghe scie bianche, che lentamente si allargano e lo coprono di nuvole. Bene, fino a un paio d’anni fa, chi lo faceva notare veniva sbeffeggiato, quelle scie non esistevano, era tutta una fantasia, al massimo condensa dello scarico degli aerei.

Queste tre negazioni sono parti di una manipolazione che tende soprattutto a renderci completamente dipendenti dell’informazione “mainstream”, e a farci considerare ininfluente la nostra percezione del mondo reale.

Un ultimo elemento: l’efficacia e l’innocuità dei vaccini. Milioni di persone hanno contratto il virus dopo addirittura tre o quattro dosi, e le ormai migliaia di gravi effetti collaterali e morti “inspiegabili” semplicemente non vengono neppure citati da stampa, televisioni e siti internet mainstream.

Oggi, se facciamo semplicemente un giro per strada e attacchiamo bottone, scopriamo che nessuno si sogna di mettere in dubbio l’esistenza delle razze, che tutti vedono in cielo le scie chimiche e sanno che producono nuvole, che tutti sono preoccupati per le conseguenze della vaccinazione e sanno che pure i vaccinati prendono il Covid… e dulcis in fundo tutti sono incazzatissimi all’idea che un uomo (scusate, un “intersex”) possa fare pugilato nella categoria femminile.

Dicevo di non sottovalutare quest’ultima conferma: il Potere sta perdendo uno dei suoi pilastri, il consenso nell’ambito della narrazione del mondo.

Il Potere ha pensato di poter rapidamente e facilmente soppiantare il “buonsenso”, quell’indispensabile strumento che molto prima dell’istruzione e della cultura permette all’uomo di districarsi nella vita e di fare scelte, istintive, di sopravvivenza e di coesione sociale

E se la gran massa delle persone che rifiutano la nuova narrazione lo fanno grazie a questa capacità innata di discernere ciò che vedono da ciò che gli raccontano, una minoranza, i cosiddetti “complottisti”, è anche in grado di unire i puntini e capire, questa volta grazie alla “logica”, ossia all’intelligenza, come agisca la manipolazione e come il Potere offra narrazioni false su tutto, dall’economia alla politica alla storia.

L’astensione record dalle elezioni politiche è anche una prima conseguenza di questo scollamento, del crollo del pilastro del consenso, aggravato, in politica, dall’evidente falsità della narrazione democratica e dal pessimo esempio dato dalla classe dirigente.

Il Potere può esistere e soprattutto resistere se reggono i tre pilastri: la forza, la necessità, e il consenso. Si obbedisce perché si è costretti, per sopravvivere (lavorare, far studiare i figli ecc.) ma anche perché ci si identifica con la narrazione del mondo.

Il terzo pilastro sta crollando miseramente.

Per il secondo esiste la strada dell’auto-organizzazione.

E ricordiamoci che non si può mantenere a lungo il potere solo con la forza.

Dunque!