ovidio news
Quelli che aspettano il vaccino… invece di preoccuparsi di prevenzione Quelli che aspettano il vaccino… invece di preoccuparsi di prevenzione
La nuova frontiera del COVID 19 è che si potrà tornare alla normalità “solo quando sarà a disposizione il vaccino”. Questa ‘autorevole posizione’ è... Quelli che aspettano il vaccino… invece di preoccuparsi di prevenzione

La nuova frontiera del COVID 19 è che si potrà tornare alla normalità “solo quando sarà a disposizione il vaccino”. Questa ‘autorevole posizione’ è sostenuta, va da sé, dall’OMS, dalla ‘comunità scientifica’ (i nobili scienziati che brevettano ogni brandello di scoperta per arricchirsi con la ricerca… finanziata ovviamente dallo Stato). Nelle ultime ore al coro degli ‘attendisti’ si sono aggiunti il Ministro della Salute Speranza, il segretario del Partito democratico e Presidente della Regione Lazio Zingaretti e, inopinatamente, il Ministro degli Esteri Di Maio, già autorevole ‘capo politico’ del M5S.

Cosa spinge importanti uomini politici a mettersi nelle mani di un’organizzazione chiacchieratissima come l’OMS, a invocare l’autorità di una sgangherata comunità scientifica che in tema di Corona non ha saputo esprimere uno straccio di posizione unitaria, e infine, in pratica, di gente come Roberto Burioni, il cui secondo nome è “conflitto d’interessi”?

Vogliamo essere generosi, e dire che è essenzialmente ignoranza. Non sanno evidentemente nulla della storia dei vaccini. Non sanno ad esempio che il primo vaccino contro la Polio era totalmente inefficace e gravemente dannoso, e che tutti lo sapevano (e nessuno lo diceva) ma venne utilizzato fino alla scoperta del Sabin. Non sanno del vaccino antipertosse somministrato per anni, pur di fronte a “severi effetti collaterali” (non immaginereste mai… l’ha ammesso Burioni!….). Non sanno che i vaccini anti influenzali hanno efficacia statistica ufficiale del 40%.

E vogliamo mettere nelle mani di questa pratica le nostre vite? qui siamo nel campo dell’ignoranza, e va bene.

Ma c’è poi una visione generale su cui occorre ben concordare: con le malattie occorre imparare a convivere, prendendo tutte le precauzioni del caso, studiandone le dinamiche, vedendo quali sono i soggetti più a rischio, ma stando lontani mille miglia da una visione medica della vita.

Uno Stato appena decente lancerebbe campagne di prevenzione, pratiche e culturali, spiegando che innanzitutto bisogna difendere il sistema immunitario individuale. Bloccherebbe, questo sì, la vendita delle sigarette, toglierebbe dalla produzione le centinaia di sostanze cancerogene e mutagene ufficialmente riconosciute tali, bloccherebbe le produzioni inquinanti, vieterebbe l’uso dei diserbanti in agricoltura. Ferebbe campagne per la sana alimentazione nelle scuole….

Volete seguire le indicazioni dell’OMS? Bene, cominciate con quella che definisce altamente cancerogene le carni rosse, e peggio ancora i salumi. Figurarsi, ne andrebbe di mezzo tutta l’industria zootecnica buona parte di quella alimentare.

Nulla. Sul fronte della prevenzione… le mascherine. E quando obbligheranno tutti a vaccinarsi…. come incentivo daranno un bell’hamburger di Mc Donald.

Franco Slegato