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Pescara. Dopo la denuncia di Pettinari sono iniziati gli sgomberi abusivi al Rancitelli Pescara. Dopo la denuncia di Pettinari sono iniziati gli sgomberi abusivi al Rancitelli
PESCARA – Dall’alba fino alla tarda mattinata di oggi è stata compiuta un’operazione di polizia in via Lago di Capestrano nel quartiere Rancitelli di... Pescara. Dopo la denuncia di Pettinari sono iniziati gli sgomberi abusivi al Rancitelli

PESCARA – Dall’alba fino alla tarda mattinata di oggi è stata compiuta un’operazione di polizia in via Lago di Capestrano nel quartiere Rancitelli di Pescara per lo sfratto di alcuni occupanti abusivi dalle case popolari. Le operazioni sono state eseguite dagli uomini di Polizia di Stato, Carabinieri Polizia Municipale, Vigili del fuoco, sanitari del 118, personale di Enel e Ater, circa 50 uomini in totale. Presente anche il vice presidente del Consiglio Regionale ed esponente del M5S DomenicoPettinari che sabato scorso era sceso in strada con alcuni residenti in via Lago di Borgiano, con la bandiera tricolore in mano, per denunciare il problema criminalità nel quartiere. “È ancora troppo poco, ma è comunque qualcosa – ha dichiarato l’esponente del M5S –. Dobbiamo continuare a combattere a testa alta e con la schiena dritta senza paura. Solo così costringeremo le istituzioni a fare qualcosa. La speranza è che mandino via chi delinque veramente e non qualche povero anziano moroso. In provincia di Pescara ci sono 250 abusivi. Un numero rilevante che deve far riflettere”. 

“Inoltre – prosegue la nota di Pettinari – l’urgenza di installare presidi fissi di polizia nei quartieri difficili di Pescara rimane tale e non viene minimamente scalfita da questa attività. In Via Lago di Capestrano abbiamo assistito a un grande dispiegamento di forze per effettuare gli allontanamenti, ma già nel pomeriggio, quando gli agenti se ne saranno andati, chi ci sarà a proteggere le persone perbene dai criminali? Tornerà tutto come prima e l’intervento odierno sarà innocuo. Per questo è ancora necessario attivare il prima possibile presidi fissi con personale addestrato e ben equipaggiato, come quello della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza o dell’Esercito. Sono passi necessari affinché l’azione di oggi non rimanga un altro intervento spot che non attacca alla radice il problema sicurezza e, soprattutto, che non ripristina la legalità in ogni zona di Pescara”, conclude.

M. M