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Pescara: Pettinari ancora una volta in prima linea nel quartiere Rancitelli Pescara: Pettinari ancora una volta in prima linea nel quartiere Rancitelli
PESCARA, PETTINARI IN VIA LAGO DI BORGIANO: “ABBIAMO BLOCCATO I DELINQUENTI E DIFESO LE PERSONE PERBENE. ORA TOCCA ALLE ISTITUZIONI PIAZZARE PRESIDI FISSI DI... Pescara: Pettinari ancora una volta in prima linea nel quartiere Rancitelli

PESCARA, PETTINARI IN VIA LAGO DI BORGIANO: “ABBIAMO BLOCCATO I DELINQUENTI E DIFESO LE PERSONE PERBENE. ORA TOCCA ALLE ISTITUZIONI PIAZZARE PRESIDI FISSI DI POLIZIA”

È proprio questo il caso di dire “C’è chi fa i fatti e chi le parole” e mentre ieri da maestosi palchi capitolini di parole se ne facevano in abbondanza, oggi, qualcuno si è rimboccato le maniche ed é andato in prima persona in uno dei luoghi più pericolosi d’Abruzzo, a pochi passi dal complesso “Ferro di cavallo”, quartiere Rancitelli (luogo di spaccio malavitoso, balzato in cima alle cronache nazionali per i recenti fatti di violenza, ai danni di alcuni giornalisti entrati per documentare lo stato di degrado di quei luoghi blindati.

Ebbene, il Vice Presidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari del M5S, questa mattina si è recato ancora una volta, in via Lago di Borgiano, poco distante da Ferro di cavallo, con lo scopo di lanciare un segnale forte alle istituzioni affinché capiscano che i cittadini per bene, non vanno lasciati soli ad affrontare tutti i giorni situazioni di estrema pericolosità.

“In questa area – spiega Pettinari – ci sono persone che occupano le case popolari incassando migliaia di euro attraverso lo spaccio di droga. La mia presenza qui vuol essere una dimostrazione simbolica che chiarisce quanto un presidio fisso di polizia, che chiedo ormai da dieci anni, sia necessario per combattere la delinquenza nelle zone più a rischio di Pescara. Se le istituzioni rimangono sorde alle nostre esasperate grida di aiuto, allora scendo in campo, in prima persona, dalla parte di quei pescaresi che non riescono a trascorrere serenamente la propria vita”. 

“Solamente con la nostra manifestazione – prosegue il consigliere pentastellato – abbiamo fatto da deterrente per i criminali, bloccando traffici illeciti per paura di essere beccati. Ci sono state in totale venti autovetture arrivate nel quartiere, probabilmente per acquistare droga, che alla nostra vista se ne sono andate. Immaginate quanta efficacia potrebbe avere lo stazionamento fisso delle forze di polizia. Non dei Vigili urbani che devono essere tutelati e protetti affinché continuino a svolgere il proprio mestiere. Qui c’è bisogno di chi è addestrato ed equipaggiato per affrontare situazioni difficili, come Carabinieri e la Compagnia di Intervento Operativo”. 

Regione Abruzzo non sta dando alcun aiuto nella lotta agli abusivi e ai delinquenti delle case popolari. La legge che hanno approvato questa settimana non interviene contro questi criminali, persone che nel 99% dei casi non hanno condanne di terzo grado, e molto spesso nemmeno di primo. Significa che possono restare indisturbati nelle abitazioni di proprietà dello Stato. Ci sono famiglie che guadagnano anche tremila euro al giorno con lo spaccio di droga e ne pagano a malapena dieci ogni mese per rimanere all’interno di un alloggio. Ci sono inoltre strutture fatiscenti su cui non si interviene e palazzine sgomberate che sono utilizzate per nascondere la droga, senza che nessuno muova un dito per offrire una soluzione”. 

“Giornate come quella di oggi dimostrano che quando c’è la volontà di intervenire e combattere la criminalità concretamente, i risultati si ottengono. Ma questo non è il mio lavoro e nemmeno quello delle tante persone perbene costrette a difendersi dagli spacciatori. È il momento che le istituzioni, il Sindaco di Pescara, il Presidente di Regione Abruzzo, il Prefetto, attivino i presidi fissi di polizia. La strada gliela mostriamo da un decennio, ora la percorrano e aiutino una volta per tutte i cittadini onesti”, conclude.

Cassia