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Perché Salvini ha salvato il (demenziale) referendum abrogativo della legge sul taglio dei Parlamentari? Perché Salvini ha salvato il (demenziale) referendum abrogativo della legge sul taglio dei Parlamentari?
Roma. Salvini ordina ai suoi di firmare la richiesta di referendum per bloccare il taglio dei parlamentari. Se mai c’è stato un referendum che... Perché Salvini ha salvato il (demenziale) referendum abrogativo della legge sul taglio dei Parlamentari?

Roma. Salvini ordina ai suoi di firmare la richiesta di referendum per bloccare il taglio dei parlamentari.

Se mai c’è stato un referendum che non ha la benché minima possibilità di ‘passare’, dato che l’opinione pubblica è orientata al 95% a confermare il taglio dei Parlamentari voluto dal M5S e accettato, obtorto collo, da tutti i partiti (tranne, ci sembra + Europa di Emma Bonino) è quello per il quale hanno raccolto e presentato ieri le firme 64 senatori.

C’è stato un colpo di scena a poche ore dal deposito delle firme, quando 4 senatori di FI, corrente Carfagna, hanno ritirato il loro sostegno, adducendo il motivo che con la proclamazione del referendum si allontanano le elezioni politiche, da loro auspicate (ma ovviamente, che questa era la conseguena del referendum, lo sapevano anche al momento di firmare).

A impedire che la richiesta si arenasse è sceso in campo personalmente Matteo Salvini, che ha ordinato a 4 dei suoi di sostituire i defezionari.

Ha rivendicato l’ordine dato ai suoi, e annunciato pubblicamente che questa mossa servirà a permettere che il popolo italiano si esprima, perché ‘in democrazia che il popolo si esprima è sempre una buona cosa’.

In realtà questa mossa viene letta, e ci sembra del tutto logico, visto il personaggio, come una mossa tattica. secondo molti analisti, Capitan Badoglio vorrebbe che fosse approvato il referendum perché in questo modo resterebbe in vita il suo, quello richiesto per avere una legge elettorale su misura (visto che il Rosatellum ha esaurito il suo compito di sterilizzare la vittoria del M5S). Infatti il taglio dei parlamentari porterebbe con sé l’obbligo di una nuova legge elettorale, e il referendum anti-rosatellum decadrebbe automaticamente.

In realtà nulla è cambiato sotto i cielo della politica italiana. Salvini spera , con una legge elettorale maggioritaria, e schierandosi con il centrodestra unito, di raggiungere il 50% dei parlamentari e dunque di poter lavorare con i pieni poteri. I suoi avversari, coscienti di essere in questo momento più deboli dal punto di vista elettorale, fanno il possibile per procrastinare le elezioni, ma anche per approvare una legge elettorale proporzionale, con cui le forze in campo, se schierate nell’ottica Salvini-anti-Salvini di equivalgono.solo 6 mesi fa, il sistema italiano sembrava marciare in direzione ostinata e contraria rispetto al malcostume, alla corruzione all’arroganza degli ultimi decenni. Poi Capitan Badoglio fece cadere tutto. E siamo ritornati ai giochetti tattici di gente che ha tutto a cuore fuorché il rilancio del Paese.

“E l’inverno arriva già”….

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