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Parlamento Europeo: sui migranti non passa la linea dell’accoglienza senza limiti. No ai respingimenti, ma no al traffico di esseri umani Parlamento Europeo: sui migranti non passa la linea dell’accoglienza senza limiti. No ai respingimenti, ma no al traffico di esseri umani
Si potrebbe citare il famoso proverbio, ‘fra i due litiganti il terzo gode’, a proposito della votazione di ieri al Parlamento Europeo relativa al... Parlamento Europeo: sui migranti non passa la linea dell’accoglienza senza limiti. No ai respingimenti, ma no al traffico di esseri umani

Si potrebbe citare il famoso proverbio, ‘fra i due litiganti il terzo gode’, a proposito della votazione di ieri al Parlamento Europeo relativa al problema dell’accoglienza dei migranti.

Dove i litiganti sono le due tifoserie, la Destra e i nazionalisti da una parte, che vedono i migranti come fonte di disordine e cambiamento, e spingono per una politica di respingimenti tout court; le pseudo-sinistre, i verdi e le sinistre dall’altra, fautori della globalizzazione senza se e senza ma, che vedono con favore l’affluenza di milioni di africani e di asiatici, che nei disegni di chi sta (per altro) più in alto di loro, favoriscono la nascita di un melting post che, chissà per quale motivo e, dovrebbe portare a un mondo migliore.

Quello che è successo merita un esame approfondito, anche perché ha innescato, sia pure, per ora, a Bruxelles, uno scontro interno alla maggioranza cosiddetta giallo-rossa.

La risoluzione presentata dalle sinistre, che avrebbe dovuto, in teoria avere la maggioranza dei voti, era favorevole all’azione delle ONG, al trasporto dei migranti dalla Libia all’Italia (sostanzialmente) sempre, ovviamente che questi si trovino in condizioni di difficoltà in mare. LA votazione si è chiusa invece con 288 Sì, 290 No, e 36 astenuti.

.In realtà, da ormai diversi anni il M5S, che pure non accetta la logica dei ‘porti chiusi’, denuncia il fatto che le navi delle ONG non si muovono per ‘salvare vite’ ma per creare un corridoio umanitario che favorisca l’arrivo dei profughi. Il M5S ha dunque presentato tre emendamenti alla risoluzione, emendamenti che erano stati co-firmati dai gruppi del PD e dei Verdi Europei

Il primo riguardava la distribuzione dei profughi in Europa, ed era stato informalmente accettato; il secondo i corridoi umanitari ed era stato respinto. Il terzo, anch’esso respinto, subordinava l’accesso delle navi ONG ai porti alle leggi nazionali, e le leggi nazionali italiane, in questo momento, restringono fortemente il campo d’azione delle ONG.

Al momento del voto, questi emendamenti sono stati abbandonati dai rappresentanti del PD, e per questo motivo i

5 Stelle si sono poi astenuti al momento della votazione finale. Il risultato è che il Parlamento Europeo non ha approvato la mozione delle sinistre, ma non può neppure approvare quella delle destre.

I Democratici hanno gridato al ‘tradimento’, e in particolare Pietro Bartolo, esponente di spicco della delegazione del suo partito a Bruxelles, si è lamentato di non potere, con questi equilibri, proseguire nella sua azione tesa a favorire ‘il salvataggio delle vite umane’.

L’elemento più importante che ci sembra poter leggere è che, pur con una rappresentanza isolata, il M5S risulta essere l’ago della bilancia nel Parlamento Europeo, e che questo mette in discussione tanto la visione nazionalista che quella globalista in un problema impossibile da tagliare con l’accetta come quello del traffico di esseri umani, sbrigativamente rubricato come ‘migrazione’.

O. N.