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Il neo oscurantismo e i Capi Gregge del potere Il neo oscurantismo e i Capi Gregge del potere
Ci si tiene il nemico in casa sulla base della sua scarsa struttura culturale e morale con l'intenzione di farlo tacere nel lusso o,... Il neo oscurantismo e i Capi Gregge del potere

Questa mattina ho rivisto un recente scontro televisivo “dialettico” fra Diego Fusaro (il giovane filosofo venuto da “fine ‘800”) contro la coppia Friedman/Purgatori (sia stampa scritta che televisiva), che nel programma “Matrix” discutevano di sbarchi in Italia di immigranti disperati e dispersi. I due rappresentanti del giornalismo/intellettuale urlavano al salvamento di vite umane, mentre Fusaro, non negando di certo questa ovvia necessità, cambiando l’ordine degli addendi, definiva questo fenomeno per come sono andate le cose, ovvero ridisegnava il termine salvamento di massa in deportazione di massa e, soprattutto, il termine complottismo (Fusaro additava Soros come uno dei manovratori dei poteri forti finanziari) in lotta sociale.

Ora: se tu butti le bombe in un paese già povero o influisci a livello governativo in maniera tale che due popoli si scontrino (dividi et impera), risulta evidente che il “povero cristo”, il popolo, vittima del magheggio economico, politico e culturale, è costretto a fuggire, se non altro per non correre il rischio di vedere se stesso, moglie e figli sbriciolati da qualche mina vagante. Ma è un buttar bombe per prender soldi: la teoria di Fusaro (forse una delle gocce nel mare) è che, accogliendo dei disperati disposti a lavorare in nero a due euro/l’ora metti in crisi il lavoratore medio italiano che, dopo “qualche annetto” di battaglie sindacali magari era arrivato a dieci euro/l’ora… E allora capisci che, forse, la lotta di classe attuale, è una guerra silenziosa che vuole sgretolare (queste sono le vere mine) la classe media, l’ultima in grado di “ragionare o lavorare contro”, in favore di un potere più razionato fra i “gestori”, i quali, assunti capi pastore e capi gregge, consentono di mettere al sicuro ognuno il proprio interesse. Perché se un lavoratore che guadagna dieci euro deve perdere il lavoro, magari è costretto ad adeguarsi lo stipendio e a lavorare in nero.

Ma chi sono questi potenti oscuri e nascosti? Soros potrebbe essere uno di loro, ma ce ne sono molti, individuabili dalla scia di soldi e potere che lasciano mentre passano (per capire, seguite sempre il denaro!). Si stanno riprendendo tutto. La differenza è che prima i sindacati lottavano con i capi d’azienda e gli industriali, adesso il gioco si è fatto molto, molto più difficile e s’infiltra nelle nazioni attraverso chi le governa. Dalla dama si è passati agli scacchi.

Tornerò alla fine sul discorso capo gregge. La mia riflessione immediata è quella di pensare che un paese di 60 milioni di abitanti non possa sobbarcarsi (anche se spesso solo di passaggio) l’arrivo di un miliardo di potenziali profughi in fuga da povertà, malattie e guerra da Nord Africa e Medio Asia. E allora invece di chiamarle di pace, le attività militari che facciamo in giro per il mondo, chiamiamole finalmente di guerra, ma andiamo a combattere per questa gente e proviamo ad estirpare qualche erbaccia e predisponiamo per davvero condizioni di pace. Ma se poi a “quell’erbaccia cattiva” gli hai venduto un anno prima qualche milione di armi al mercato, allora la faccenda si complica. E non dimentichiamo, senza voler fare di tutt’erba un fascio, i miliardi di miliardi di farmaci da far “filtrare” attraverso organizzazioni senza fini di lucro, perché se non puoi comprarli direttamente loro ti aiutano, magari chiedendoti due euro in televisione (per dirne una).

Ma veniamo a noi; Chi sono i Capi Pastore? Certi Capi di Governo.

E i Capi gregge? Certi rappresentanti dello Stato, deputati, senatori e dirigenti, più inclini ad una vita agiata che ad una attività politica al fianco di chi dovrebbero rappresentare. In Italia questa condizione, è stata creata a tavolino nel recente passato, e utilizzata nell’attualità per spostare le tre carte e far tornare il vecchio potere alla ribalta senza che nessuno potesse batter ciglio. Infatti la “democrazia parlamentare” grazie ad una legge fatta ad hoc durante il “tramonto” del vecchio sistema politico in crisi negli anni ’90, ha consentito di trasformare un governo eletto, in un altro non eletto, evitando nuove elezioni, senza che il popolo potesse intervenire. Sono così cambiati i legislatori, le maggioranze e perfino il capo del Consiglio dei Ministri. Ci si tiene il nemico in casa sulla base della sua scarsa struttura culturale e morale con l’intenzione di farlo tacere nel lusso o, nella migliore delle ipotesi, dandogli un contentino etico che egli possa rivendere al mercato. Il gregge è stato prima radunato nelle piazze al grido fasullo del cambiamento, poi gli è stato dato un capo fittizio e infine è arrivato colui che doveva arrivare da sempre.

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Mirko Mocellin