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Non sono invincibili Non sono invincibili
Qualunque siano gli obiettivi a lungo termine che ci si voglia porre, è vitale tenere aperti e sfruttare gli spazi che si aprono Fabrizio... Non sono invincibili

Qualunque siano gli obiettivi a lungo termine che ci si voglia porre, è vitale tenere aperti e sfruttare gli spazi che si aprono

Fabrizio Zani

Questo breve intervento vuole dimostrare che:

“Il Governo Unico Mondiale non è inevitabile, è possibile trovare e aprire spazi di libertà, e sbagliamo a ritenere che ‘loro’ siano invincibili”.

1. Uno degli errori compiuto da gran parte di coloro che si stanno opponendo al Great Reset è quello di ritenere che una sola mano muova i fili del teatrino mondiale.

2. Seppure sia dimostrato, da Davos in poi, che le teorie ‘complottiste’ abbiano una forte base di verità, pure queste teorie appaiono inossidabili, e non hanno saputo modellarsi sulla base dei fatti.

3. In una visione messianica rovesciata, l’inevitabile avvento del Governo Mondiale viene costantemente posticipato, così come le fasi intermedie, che sono sempre lì lì per arrivare, ma che impiegano poi anni a realizzarsi.

4. Occorre prendere atto che il livello di potere raggiunto dalle oligarchie, e platealmente dispiegatosi con la dittatura sanitaria, permetterebbe loro senza colpo ferire qualunque imposizione, senza che trovare la minima resistenza “popolare”.

5. Restando in Italia, è un fatto che il partito politico che più incarna il progetto di Davos, il PD, è stato allontanato dalle stanze del potere. E’ un fatto che l’elezione di Draghi alla Presidenza della repubblica, che avrebbe chiuso la catena istituzionale, si è incagliata. E’ un fatto che Speranza e il CTS si trovino nell’occhio del ciclone: ed è particolarmente interessante che vengano accusati “di non aver fatto abbastanza” per fermare la pandemia, ossia di non aver assolto al loro compito, al punto che tutta la campagna vaccinale, paradossalmente, si è risolta in un fiasco politico completo: milioni di vaccinati che non lo sarebbero se non fossero obbligati, che non credono più nell’infallibilità della scienza. Il loro numero è destinato ad aumentare, mano a mano che gli effetti della vaccinazione si manifesteranno in tutta la loro virulenza.

Dittatura sanitaria e moderna Resistenza. La strategia della Rana Liberata - Emanuela Lorenzi - copertina
https://www.edizionisi.com/libro_titolo.asp?rec=274&titolo=Dittatura_sanitaria_e_moderna_Resistenza_

6. Nel resto del mondo la situazione non è diversa, la dittatura sanitaria mondiale basata sull’OMS trova continui ostacoli.

7. Le vicende internazionali della dittatura sanitaria non fanno altro che riflettere quello che appare evidente: come ha detto Musk, nessuno (ovviamente fra gli oligarchi) ha eletto Schwab a capo assoluto e i suoi quattro intellettuali di riferimento a maitre à penser del futuro governo mondiale.

8. L’oligarchia mondiale è né più né meno che una grande associazione a delinquere, un cartello uguale identico a quello dei narcos.

9. Queste associazioni sono verticistiche solo se fotografate in un dato momento, ma in realtà sono incubatrici di continue e feroci lotte per il potere.

10. Pensare che dopo secoli l’élite ebraica, a base USA e Israele, possa ancora dominare incontrastata, con le sue propaggini massoniche e para-massoniche, la scena finanziaria mondiale va contro ogni logica.

11. I suoi competitor si sono attrezzati e sono diventati altrettanto potenti: la Cina, La Russia, l’India, i detentori di grandi capitali, di fondi d’investimento, di grandi sistemi produttivi non sono affatto disposti a fare da gregari ai Rothschild di turno.

12. E’ sbagliato pensare che questi competitor siano migliori degli altri oligarchi. Anzi, il regime capital-statalista cinese è il peggio del peggio, è il fabianesimo realizzato. La Russia che combatte l’imperialismo USA, è a sua volta un impero, e Putin ha fatto ai ceceni esattamente quello che gli Ucraini fanno ai Russi del Donbass. In India vige ancora i sistema della caste, e il livello di indigenza delle classi povere è lo stesso di quel che era sotto il dominio inglese. Basta lo slogan “America first” per capire chi è e a cosa mira (o mirava) Donald Trump.

13. Ma l’esistenza di questa competizione, che va vista all’interno di un sistema, multipolare, coerente, in cui ognuno cerca semplicemente di avere una maggiore quota di Potere, è proprio ciò che mette spesso all’angolo Schwab, Bill Gates, Rothschild & friends (ossia i governi amici, i Draghi ecc.).

14. In questo momento storico, qualunque sia la strategia che si intenda seguire per evitare l’instaurarsi di un ordine distopico, trans-umano e di controllo totale, e qualunque siano gli obiettivi a lungo termine che si voglia porre, è vitale tenere aperti e sfruttare gli spazi che si aprono dal punto di vista comunicativo, perché gran parte dei progetti trans-umani e di controllo cozzano, violentemente, con il buonsenso e le idee, radicate, della popolazione: è questo che ci permette di esser ascoltati e di porci come “autorità positiva”, e che può procurarci consenso, ascolto e sostegno.

Come ottenere e utilizzare questo sostegno? chi è in grado di canalizzarlo? con quali prospettive e obiettivi? Le risposte tardano ad arrivare.