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MES e Recovery Found. Il cappio si stringe, il potere della BCE aumenta a dismisura MES e Recovery Found. Il cappio si stringe, il potere della BCE aumenta a dismisura
L’economia europea, non solo quella italiani, accusa in maniera pesantissima le conseguenze del blocco della produzione e dei consumi di questi ultimi mesi. La... MES e Recovery Found. Il cappio si stringe, il potere della BCE aumenta a dismisura

L’economia europea, non solo quella italiani, accusa in maniera pesantissima le conseguenze del blocco della produzione e dei consumi di questi ultimi mesi.

La soluzione individuata a livello di BCE, e condivisa da tutti i capi di Governo, si rifà, vorremmo poter dire ‘finalmente’ a Keynes. Rilancio con emissione di titolo di Stato e di denaro, ossia, prestiti (in parte dal MES e in parte dal RF) più soldi a fondo perduto (dal RF)

Sembrerebbe perfetto, sembrerebbe per l’appunto ‘keynesiano’, ma purtroppo non è così.

Come molti (o pochi?) sanno, i ‘soldi’ oggi non sono che numeretti scritti su appositi conti dalle autorità destinati all’emissione. La BCE scrive “1.000.000.000 di euro” sul conto dello Stato italiano, ed ecco che ‘magicamente’ Conte ha a disposizione un miliardo di euro per rilanciare l’economia italiana. Non è questa la sede per una lezione di economia, ma il lettore deve sapere che oggi la moneta è detta ‘fiat’, ossia ‘prodotta dal nulla’. Ma quando lo Stato italiano dovrà andare a restituire il miliardo ricevuto, non potrà a sua volta scrivere i numeretti su un conto della BCE! No, dovrà trasferire dai suoi conti soldi ‘veri’, ossia soldi prodotti grazie agli investimenti fatti coi soldi ricevuti. Questo significa far crescere di svariati miliardi il nostro debito pubblico: che non essendo, come quello giapponese o come quello americano, con la propria banca di emissione, è semplicemente un cappio che si stringe sempre di più al nostro collo.

Tralasciando il non piccolo particolare che i soldi che ci verranno in prestito come MES sono soldi che noi stessi abbiamo conferito al MES, anche ammettendo, come viene annunciato, che il prestito ricevuto (ci prestano i nostri soldi!!!) abbia interessi zero, pure dovremo restituirlo in un arco di tempo stabilito (sembra 7 anni). Non è chiaro l’arco di tempo in cui dovranno essere restituite le somme che dovremo ricevere in prestito dal RF.

Ma pure stando al solo MES… fra 7 anni dovremo comunque ‘restituire’ tutti i miliardi che prenderemo, e che useremo per ristrutturare, obbligatoriamente, la sanità: dunque sono soldi improduttivi, e dovremo allora ben toglierli da qualche parte… e sicuramente lo stesso dovrà avvenire per la quota parte di prestito del RF.

Allora, perché non limitarsi a rifornire gli Stati, in quest caso l’Italia, con finanziamenti a fondo perduto?

Non è del tutto vero che la moneta FIAT non corrisponda a ‘nulla’: non corrisponde a riserve auree, come un tempo, né a riserve in dollari (come più recentemente è stato). Corrisponde alla forza di un’economia.

La BCE potrebbe emettere tanti Euro quanti ne necessitano per il rilancio: l’unico limite è l’inflazione, ma questa arriva quando un’economia è troppo debole per rifornire il mercato di tanti beni e servizi quanti se ne possono comprare con la moneta in circolazione. Ovviamente non è questo il caso.

Dunque perché la scelta di indebitare ancora gli Stati?

E’ molto semplice: perché è esattamente ciò che vogliono i proprietari della BCE (che è privata, anche se la sua guida è scelta dalla Commissione UE, di cui fanno parte soprattutto ex banchieri e futuri banchieri…) e in generale i banchieri, che hanno accumulato il loro spaventoso potere proprio indebitando gli Stati e assoldando le classi dirigenti politiche di ogni nazione. La strategia è molto sottile, ma anche molto semplice: ci danno i soldi per rilanciare l’economia, ce li ‘regalano’ in parte con sublime generosità… ma solo perché comunque il debito, per elevato che sia, dovrà comunque essere ‘sostenibile’ e almeno restituibile…

Solo così riprenderà l’attività produttiva, che è quella che permette ai banchieri e alle grandi concentrazioni finanziarie di avere una base operativa materiale su cui prosperare.

Chiaro? la BCE avrebbe potuto semplicemente ‘emettere’ 1000 miliardi di Euro e metterli sui conti degli Stati sovrani. L’economia sarebbe ripartita, punto, nessuno avrebbe, alla fine, guadagnato né perso niente.

Ci risentiremo quando l’Italia dovrà restituire la quota parte di prestiti ricevuti.

O. N.