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Marcia indietro di Salvini Marcia indietro di Salvini
Festa della Lega ex Nord a Barzago (Lecco). Matteo Salvini arringa il suo popolo, spiegando che l’unica forma di finanziamento del suo partito sono... Marcia indietro di Salvini

Festa della Lega ex Nord a Barzago (Lecco). Matteo Salvini arringa il suo popolo, spiegando che l’unica forma di finanziamento del suo partito sono salsicce e salamelle, sorvola su Savoini, ENI, petrolio e tangenti. Ammorbidisce i toni, si limita ad un blando attacco al ministro Toninelli, rivendica la TAV (dopo essersi incongruamente lamentato delle linee monorotaie a locomotiva diesel della Puglia). Ma poi garantisce che il governo andrà avanti “se il Movimento 5 Stelle non si opporrà alla riforma della giustizia” (preparata dal Ministro pentastellato Bonafede) alla Flat Tax (che di Maio ha già annunciato di approvare salvo coperture) e all’autonomia delle regioni, che è attualmente in discussione in Parlamento.

Nessun accenno ai tradimenti di Luigi di Maio, alla fiducia personale svanita e a crisi di governo imminenti. I suoi luogotenenti, Molinaro, Romero e Centinaio avevano sottolineato la bontà dell’azione di governo… e esaltato la capacità dei ministri della Lega di rispettare i parametri di Bruxelles. La crisi evidentemente è solo uno spauracchio per tener buono Di Maio, che la vede come il fumo negli occhi.