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M5S/PD: intesa passionale M5S/PD: intesa passionale
Ieri mattina mentre tutto il Pd applaudiva in piedi e compatto alla lettura dei numeri vincenti della lotteria politica, letti da Zingaretti, siamo balzati... M5S/PD: intesa passionale

Ieri mattina mentre tutto il Pd applaudiva in piedi e compatto alla lettura dei numeri vincenti della lotteria politica, letti da Zingaretti, siamo balzati dal divano e ci siamo chiesti increduli: ma che sta succedendo?”. E pensare che fino a poco tempo fa, fra il Movimento fondato da Grillo e il partito delle sinistre si erano sprecati insulti e atteggiamenti ostili di ogni genere. In effetti erano parsi davvero eccessivi, tanto da farci pensare ad un atteggiamento più da amante tradito che da reali differenze culturali/intellettuali. Pensate, similmente ma nel senso inverso, al povero Salvini, ormai indirizzato sulla via senza uscita della caduta amorosa, che nelle dichiarazioni post consultazioni elenca tutta una serie di tragici epiloghi sentimentali ricevuti da parte dell’altro amante, quello vendicativo, Di Maio, che non perdona il tradimento e interrompe la relazione. E mentre veniamo a conoscenza delle lettere d’amore, con le quali Salvini, per non rinunciare a quel legame in crisi, proponeva Luigi come Premier, il capo politico del Movimento già svelava il nuovo amore, un amore diverso, un amore segreto, un amore passionale. Struggendo il cuore dell’ormai rivale decadente.

Come se fino a quel momento i due segreti amanti, Movimento e Pd, convinti dell’impossibilità amorosa, ma fortemente infatuati nell’intimo, nel momento apice dell’ultimo litigio, si fossero guardati improvvisamente negli occhi e riconosciuti. Almeno in quei principi profondi che dovrebbero legarli.

E pare che lo spettatore italiano, facile alla rabbia ma anche alla commozione, abbia gradito il colpo di scena, e perfino nei sondaggi di gradimento i veri leader divengono Di Maio e Zingaretti, superando perfino Conte, uomo fondamentale, il Fra Cristoforo della situazione, per intenderci, ma secondario ai fini dei più gustosi intrighi amorosi. E se il Don Rodrigo Salvini è colpito dalla peste dei sondaggi, che consuma velocemente le carni, Renzo e Lucia corrono verso la felicità. Chissà quali saranno le mosse dell’Innominato B.: verrà convertito dai sensi di colpa? Si abbandonerà ad una bontà consolatrice? Scioglierà finalmente i guinzagli che tengono il Centrodestra? E che ne sarà della Monaca di Melonza?

Intanto Giuseppe Conte, nell’accettare con riserva l’incarico a formare un nuovo governo, esprime uno dei più bei discorsi politico/istituzionali della storia moderna e, malgrado le diversità, gli intrighi di palazzo, i tradimenti e le più basse inclinazioni del genere umano, queste parole ci fanno quantomeno sperare in un lieto fine. E in un mondo migliore.

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