L’incoscienza nelle tragedie

Era il lontano 26 settembre del 1997 quando quattro tecnici della Soprintendenza furono sepolti dalle volte della Basilica di Assisi che si staccarono dall’alto e persero la vita. La notte prima c’era stata una forte scossa ed era prevedibile che ci potessero essere altre scosse, nonostante ciò insieme ad altri tecnici, giornalisti andarono a fare i rilievi. Ecco, l’immagine della persona sotto la galleria dell’A26 dov’è avvenuto il crollo, fa pensare alla stessa incoscienza: in un posto dove cadono pezzi di cemento di tutte le dimensioni, senza casco, senza scarpe di sicurezza. Con un giaccone ad alta visibilità che non serve a niente perché la galleria è chiusa.
Le tragedie sono imprevedibili, ma a volte si vanno a cercare.

O.N.