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Apprendiamo che oggi, come “un fulmine a ciel sereno” (si fa per dire), piomba una tegola sulla “granitica” compagine di maggioranza del Comune di...

Apprendiamo che oggi, come “un fulmine a ciel sereno” (si fa per dire), piomba una tegola sulla “granitica” compagine di maggioranza del Comune di Sulmona. La notizia è quella di un abbandono del testimone all’ultimo della staffetta: il consigliere Fabio Ranalli, in teoria un pd (di cui è stato anche segretario del locale circolo) ma poi molto vicino alla fazione dimasciana, distaccatasi (con Antonio Di Rienzo) dal circolo per effetto della famosa coscienza civica, tutta dedita a garantire un governo cittadino di “salute pubblica”, per andare a far da stampella alla più che claudicante giunta Casini.

Oggi, dunque, anche Ranalli molla la corsa e dovrebbe lasciare il testimone al primo dei non eletti, un giovane atleta della lista allora candidata alle comunali: Simone Tirimacco. Il cognome ci dice che trattasi di un consanguineo (precisamente il figlio) dell’attuale assessore comunale ai lavori pubblici, Mauro Tirimacco (altro campione della staffetta).

Dunque, quali che siano le motivazioni di questo cambio di pettorina, che si tratti di rinnovo di deleghe o uno strizzare l’occhio al ricostituendo circolo PD, sembra sia caduto, insieme alla tegola, un altro pezzo a sostegno di questa giunta ormai mitologica. Perciò, niente paura: la saga delle Comuniadi di Sulmona prosegue con un semplice passaggio del testimone da un campione della 4 x 4 gatti, all’altro.

Ariel