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La propaganda del consenso: come manipolare l’opinione pubblica La propaganda del consenso: come manipolare l’opinione pubblica
Affrontiamo con la dottoressa Annarita Di Paolo, che ringraziamo per l’importante contributo, uno dei temi più controversi degli ultimi due anni. Cercheremo di capire... La propaganda del consenso: come manipolare l’opinione pubblica

Affrontiamo con la dottoressa Annarita Di Paolo, che ringraziamo per l’importante contributo, uno dei temi più controversi degli ultimi due anni. Cercheremo di capire come i governi di tutto il mondo siano riusciti a rendere normali e plausibili per il popolo le tante restrizioni “utili” al benessere comune, fino alla sottrazione delle libertà individuali, mettendo in crisi diritti basilari come il lavoro e lo studio. Vedremo come sia stato possibile la stigmatizzazione del pensiero non allineato e l’espulsione sociale dei ribelli alla regola suprema sanitaria. Un popolo prima disattivato dalla normale capacità di ragionare e infine riprogrammato e reso schiavo felice del suo padrone, che con una mano rende e con l’altra toglie.

LA PROPAGANDA: COME MANIPOLARE L’OPINIONE PUBBLICA E OTTENERE IL CONSENSO.
“La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni strutturate delle masse è un elemento fondamentale della società democratica. Coloro che riescono a padroneggiare questo ingranaggio invisibile della compagine sociale costituiscono un governo occulto, il vero potere che dirige il paese”.
Con questa parole Edward Bernays, celebre pubblicitario statunitense di origine austriaca, invita il lettore della sua opera “Propaganda” (1928) a riflettere su un aspetto molto importante che caratterizza la società occidentale: la presenza di un “governo invisibile” che decide cosa devono pensare e quali azioni possono compiere i cittadini di una determinata nazione.
Molti credono ancora che i veri detentori del potere siano i politici che vengono ospitati nei vari talk show in prima serata, invece la realtà è un’altra. Chi governa e decide davvero il destino dei popoli vive nell’ombra e non si mostra mai davanti alle telecamere che, però, manipola astutamente attraverso i suoi collaboratori per ottenere il consenso della maggior parte delle persone. Sì, il consenso. Ti sei mai chiesto perché in tutti i libri di storia e nelle varie trasmissioni televisive il termine che viene ripetuto maggiormente è proprio “consenso”?
Il motivo è relativamente facile da intuire: esiste una legge universale non scritta denominata “legge del libero arbitrio” che non può essere violata in alcun modo e che implica la libera scelta da parte dell’individuo. Ognuno di noi può decidere se dare o meno il proprio consenso a ciò che decide il governo in carica, soprattutto se si tratta di regole che sono lapalissianamente assurde.
Questa legge esiste sin dalla notte dei tempi e chi comanda davvero sa che per implementare determinate strategie e azioni c’è bisogno dell’approvazione del popolo altrimenti esse vengono vanificate. L’accettazione di alcune regole sociali, come ad esempio quelle relative al Green Pass e al Super Green Pass, è necessaria per mantenere in vita un sistema perverso che potrebbe crollare da un momento all’altro come un castello di sabbia se solo la maggior parte dei cittadini si rifiutasse di seguirle.
La continua costruzione del consenso è fondamentale per l’èlite dominante che utilizza la propaganda e tutti i mass media che ha a disposizione per influenzare e manipolare l’opinione pubblica.
Lo sapeva bene lo stesso Bernays, nipote del celebre psicanalista Sigmund Freud, che negli anni ’20 del secolo scorso applicò alcune tecniche relative alla psicologia dell’inconscio per indurre la società americana ad assumere determinati comportamenti in campo commerciale, politico e sociale. La propaganda può essere definita come l’insieme di tecniche comunicative che mirano a plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine di ottenere una risposta che favorisca gli intenti di chi detiene il potere. In altre parole, essa è il braccio esecutivo del governo invisibile.

La storia della propaganda affonda le sue radici nell’antica Grecia e nell’antica Roma in cui i politici facevano dei discorsi pubblici per convincere il popolo ad accettare le loro idee e le loro condizioni. Il termine “propaganda” nasce nel 1622, quando papa Gregorio XV con la bolla “Inscrutabili divinae providentiae “ istituisce la “Sacra congregazione de propaganda fide” per combattere la Riforma protestante e per diffondere la religione cattolica tra gli infedeli, gli eretici e nei paesi non cattolici. La pratica della propaganda si afferma, però, tra la fine dell’ottocento e gli anni ‘20 del novecento grazie agli studi sull’inconscio e all’avvento dei nuovi mass media quali la radio e il giornale, per poi consolidarsi durante il Secondo Conflitto Mondiale e in epoca contemporanea grazie alla televisione e al web.
Per mettere in atto la propaganda e inviare alla massa messaggi persuasivi, spesso falsi e fuorvianti ma funzionali ad ottenere il consenso popolare, il governo invisibile utilizza alcune tecniche, quali:
Tecnica della Paura: instillando questa emozione nella mente del cittadino, il governo può fare accettare al popolo qualsiasi cosa, anche la più nefasta e abominevole.
Principio di Autorità: le persone sono portate naturalmente a credere e ad obbedire al leader o all’esperto di un determinato settore, ad esempio un medico, in quanto si fidano ciecamente delle sue competenze e del suo senso etico.
Effetto gregge: quando un’idea o un comportamento vengono accettati dalla maggior parte delle persone, si tende a considerarli inconsciamente come giusti e corretti anche se in realtà non lo sono.
Induzione di un’emozione: attraverso l’uso di immagini con una grande carica emotiva e l’uso di alcune parole con un forte potere evocativo, si possono influenzare gli atteggiamenti della massa.
Ripetizione di uno Slogan: una breve frase ad effetto ripetuta più volte può favorire l’accettazione di un’idea o di una scelta da parte del governo, anche se limita fortemente la libertà individuale.
Tecnica della Testimonianza: il politico, l’esperto di turno, l’opinion leader fa delle dichiarazioni per supportare o rigettare una determinazione azione o un programma specifico voluto dall’èlite dominante.
Capro espiatorio: si colpevolizza un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile di un problema per distrarre la massa dai veri problemi.
Vaghezza intenzionale: si utilizzano frasi abilmente vaghe ed indefinite senza avere la possibilità di analizzarne la validità.
Ipersemplificazione: si effettuano generalizzazioni per fornire risposte facili a problematiche complesse.


Queste tecniche sono ignorate dalla maggior parte delle persone che non presta attenzione alla comunicazione effettuata mediante i mass media e che si affida completamente al sistema, credendo, in modo ingenuo, che esso faccia il bene di tutti.
Il cittadino che non è consapevole di alcune dinamiche fa, seppur involontariamente, il gioco dell’èlite dominante che tenta di difendere se stessa con ogni strumento di cui detiene il controllo.
Colui che, invece, comprende il modo in cui viene creato il consenso mediante la macchina della propaganda può smascherare il governo invisibile e fare delle scelte consapevoli ed utili per se stesso e per le persone che gli sono accanto.
Ognuno di noi può esercitare il libero arbitrio e dare o meno il proprio consenso a chi decide la sorte dei popoli in questo momento.
Ognuno di noi può fare la differenza con i suoi pensieri, le sue azioni e le sue intenzioni per contribuire al risveglio dell’umanità e per costruire un mondo migliore.
Sta a te la scelta. Ed io ti auguro vivamente di fare una scelta consapevole.

Dott.ssa Annarita Di Paolo
Trainer in Comunicazione e Persuasione