Roma – 13 agosto 2019. Piccola nota.
Senato ore 18.30: “Tutti mi hanno chiesto di andare a nuove elezioni: il Presidente di Confindustria, Paolo Agnelli (il re dell’alluminio, NdR), il Presidente della piccola e media impresa (quella che riceve il finanziamento attraverso il fondo di microcredito, dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, Ndr), ecc.. la lista è lunghissima, potrei proseguire per ore!”, il Capitano informa i parlamentari indicando i fogli che ha in mano.
Se guardiamo Salvini come un killer che lascia un indizio sul luogo del delitto, vedremo che la “lettura” in aula, oggi, dei nomi della lista dei suoi grandi elettori che chiedono queste ormai stramaledette (da lui certamente) nuove elezioni è stata una dichiarazione di attribuzione di responsabilità a chi “lo ha costretto” a chiedere nuove elezioni: con la finzione di rafforzare la sua richiesta, in realtà ha voluto indicare agli italiani i mandanti del delitto. Una sorta di ingenua assicurazione. Come a dire: io l’ho fatto perché non potevo fare altrimenti, ma la colpa é loro.
Il Capitano senza patentino nautico, sará istrionico ma non un ingenuo.
Ariel