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La guerra al Covid19 e gli inevitabili “danni collaterali” La guerra al Covid19 e gli inevitabili “danni collaterali”
La campagna di vaccinazione ha ormai tutti gli aspetti della tipica campagna di guerra Quando a fine marzo preparammo un servizio sulle prime morti... La guerra al Covid19 e gli inevitabili “danni collaterali”

La campagna di vaccinazione ha ormai tutti gli aspetti della tipica campagna di guerra

Vaccini Italia, Figliuolo: "Record? Ora tocca alle aziende essere  puntuali". Punto Regioni - Cronaca

Quando a fine marzo preparammo un servizio sulle prime morti da vaccino, di cui avevamo notizia, optammo per un procedimento molto semplice.

Cercammo con Google “muore improvvisamente”, e quando incontravamo un caso sospetto (un medico, un infermiere, un insegnante) perché relativo a categorie sottoposte a vaccinazione in quel periodo, approfondivamo, controllando se la stuttura o la Asl di riferimento del deceduto fossero state in effetti interessate alla campagna.

Fu un lavoro certosino, ci spingemmo fino al mese di dicembre 2020, alla data di inizio, e trovammo una media di un paio di decessi ‘strani’ o comunque improvvisi alla settimana. Alla fine, quelli in effetti correlati al vaccino risultarono essere una trentina. Il nostro elenco, ripreso tantissime volte, gira ancora in Internet.

Da una decina di giorni avremmo voluto preparare un ‘aggiornamento’ della lista, ma sarebbe stato un lavoro titanico. Potete controllare in ogni momento, la sorpresa è che le morti “improvvise” sono quantomeno decuplicate.

Non c’è giorno, e risalendo nel tempo si arriva a aprile/maggio, che non siano riportate notizie di morti improvvise, (ma anche di attacchi cardiaci, emorragie cerebrali e altri gravi episodi ‘improvvisi’). Una vera e propria ecatombe, in cui è praticamente impossibile orientarsi, dato che ormai il vaccino viene somministrato a tutti indistintamente. Questa ecatombe è in teoria sotto gli occhi di tutti, in particolare dei giornalisti che per il loro mestiere sono ovviamente usi a navigare. Ma se non si fa una ricerca specifica, è impossibile vederla, perché le notizie sono sempre confinate nei siti dell’informazione locale, e raramente viene indicata la correlazione, quantomeno temporale con la vaccinazione. Clamoroso ma purtroppo assai poco originale, il caso dell’infermiera morta a Castel di Sangro in aprile, subito dopo il vaccino, il cui decesso venne rubricato su Il Centro (a firma del giornalista sulmonese Claudio Lattanzio) come dovuto ‘al dolore per la perdita del marito avvenuta 6 mesi prima’.

Così nessuno ci ha detto se Epifani, Paola Pigni, Battiato e via dicendo fossero stati vaccinati, né delle altre centinaia di anonimi crollati improvvisamente nella loro cucina, sul luogo di lavoro o peggio alla guida della loro auto. La censura, e soprattutto l’autocensura, sono ferree.

I Governi di tutto il mondo, nell’impossibilità di scatenare una vera guerra mondiale, hanno dichiarato guerra al COVID 19, la qualcosa ha permesso, esattamente come avviene in una guerra, di distruggere ricchezze per liberare spazio a una nuova crescita economica, di cui beneficeranno le classi dominanti. (Seguite il denaro, cioè il potere, e troverete sempre la spiegazione). E quando c’è la guerra si sanno per certe alcune cose:

– l’informazione diventa necessariamente propaganda

– i morti per fuoco amico (il vaccino) sono effetti collaterali da tenere in conto e inevitabili

– il nemico invasore (il virus) deve essere debellato e sconfitto senza pietà.

Il generale Figliuolo è lì per ricordarcelo…

E quindi oggi vediamo che il 99,9% dell’informazione è supinamente schierata con la narrazione ufficiale; i morti da vaccino vengono nascosti per ‘non indebolire la campagna’; non si vaccinano le categorie a rischio, ma si pretende di vaccinare tutto il mondo, anche chi non può morire di COVID 19, per arrivare a debellare l’invasore. Questo ci ricorda molto il proclama di Elia Ehremburg, il poeta russo che nel ‘45 incitava i soldati dell’Armata Rossa a uccidere i Tedeschi ‘fin ne ventre delle loro madri’.

I social, che sono ormai uno degli strumenti di informazione e propaganda più potenti, e sono in mano agli stessi fondi di investimento che finanziano i vaccini, sono combattuti fra la necessità economica (che li obbliga ad accrescere sempre il numero dei frequentatori) e la propaganda di guerra, che li obbliga a azzerare le voci ‘disfattiste’ che richiamano a un minimo di ragionevolezza.

Così non cancellano tutto, ma si limitano a neutralizzare le voci più ascoltate (noti i casi Byoblu, Fusaro, Visione TV ecc.) e a bloccare di tanto in tanto gli altri reprobi, a togliere i contratti pubblicitari standard (come è avvenuto a noi), a minacciare la chiusura per assicurarsi l’applicazione di un’autocensura.

Delle TV e dei giornali non cale parlare, tanto è evidente e smaccata la loro funzione terroristica e di lavaggio del cervello. Ci ricordiamo di Formigli e del suo sprezzante “non dica sciocchezze, il virus è di origine naturale” (a Salvini), di Vespa col suo “Spero che lei venga radiato” (al dottor Amici), la Merlino “le sembra normale dare questo allarme ora?” (al professor Paolo Bellavite) e altre mille migliaia di trasmissioni in cui i conduttori hanno perso pure quel minimo di aplomb che forse sarebbe più utile per chi fa propaganda…

Dunque, a oggi, 18 aprile 2021, abbiamo una situazione in cui:

– Il virus praticamente non circola, essendo estate, esattamente come lo scorso anno

– Le persone vengono ugualmente e inutilmente vaccinate, pur nella certezza che dopo soli 8 mesi dovranno ripetere l’operazione

– Si vaccinano tutti, indipendentemente dal rischio di contrarre la malattia

– Si vaccinano anche i bambini 12enni, e in Puglia si annuncia l’avvio della vaccinazione pediatrica prima dell’apertura dell’anno scolastico.

– Si autorizza il mix vaccinale nonostante non sia abbia un minimo di dati (perché nessuno ha fatto una sperimentazione in materia) riguardanti efficacia e soprattutto rischi

– I morti di vaccino, ufficialmente, sono sicuramente centinaia, ma per il rapporto fra segnalazione passiva e segnalazione attiva, dovrebbero (per precisa ammnissione degli ‘scienziati’) essere molti di più.

– Sempre secondo dati ufficiali, la vaccinazione crea le varianti, che rischiano di protrarre all’infinito questa ‘guerra’.

– Infine, a quasi due anni dal primo caso, non abbiamo ancora il bene di conoscere una cura sicura, o come usa dire ‘protocollata’ per la malattia. Anche se non si capisce perché in Inghilterra il contagio causato dalla nuova variante indiana stia enormemente crescendo, ma non muoia più nessuno, mentre in Italia, ufficialmente, mentre il virus va in vacanza, abbiamo ancora 50 morti al giorno.

Molte altre cose non si capiscono. Dall’immunità di gregge che era quantificata dagli scienziati nel 90% della popolazione, ‘ribassata’ al 70%, poi al 50%. All’immunità che era da raggiungere solo con la seconda dose… oggi, dicono, assicurata dalla prima (i contagi calano, non è il caldo, è il vaccino) tranne ovviamente per chi prende il COVID da vaccinato (e sono migliaia) e allora è una variante, oppure è “sfortuna”.

E mentre continua il balletto sulle categorie cui somministrare l’uno o l’altro vaccino, mentre ricerche indipendenti mostrano come i danni permanenti e futuri (al di là delle morti immediate) sono tutti da scoprire ma assolutamente probabili, milioni di cavie ‘volontarie’ si fanno iniettare non sanno cosa, vittime della propaganda di guerra, o semplicemente per avere il ‘pass’ e non sciuparsi le vacanze…

Franco Slegato