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La doppia faccia delle ONLUS La doppia faccia delle ONLUS
Cos’è veramente il sistema delle ONLUS? E’ una medaglia a due facce: da un lato la versione ufficiale… associazioni o enti no-profit che a... La doppia faccia delle ONLUS

Cos’è veramente il sistema delle ONLUS? E’ una medaglia a due facce: da un lato la versione ufficiale… associazioni o enti no-profit che a vario titolo operano sul territorio nazionale (la sigla ONLUS sta per Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) in qualsiasi ambito. Poi c’è l’altra faccia che rappresenta il lato negativo: centri sportivi di élite, locali per scambisti, agriturismi con pista per gli elicotteri… insomma, un perfetto rifugio per i furbetti (a non voler usare termini peggiori.

A oggi, l’economia delle ONLUS rappresenta ben il 4% dell’intero fatturato del nostro paese (privato+pubblico+terzo settore) e grazie alle numerose agevolazioni ad esse riservate, ingolosisce fortemente gli imprenditori più spregiudicati, ivi comprese le organizzazioni di malavita. E’ difatti molto semplice assoldare finti volontari, studenti in cerca di un lavoro pur che sia per sbarcare il lunario, disoccupati in difficoltà, immigrati clandestini pagando in realtà cifre irrisorie in nero.

I danni allo Stato causati dal Terzo Settore vanno dalla quota del 5 x 1000 delle tasse destinabili alle associazioni, dalle agevolazioni IRES, dagli sconti IRPEF e IVA.

La domanda che voglio porre è: “Ci si può fidare di lavora e fa impresa in nome della beneficenza?” E’ possibile controllare adeguatamente chi dice di dedicarsi agli altri?

Ma entriamo nel dettaglio. Nel 2009 l’agenzia delle Entrate, dopo anni di segnalazioni e dopo centinaia di migliaia di Euro sottratti al fisco, cioè a noi tutti, ha iniziato la caccia ai furbetti del no-profit, inviando a 250.000 soggetti di quel mondo moduli per verificare se l’attività commerciale svolta fosse solo marginale e funzionale agli scopi associativi dell’ente, o se fosse invece prevalente. A seguito delle risposte, sono stati messi in essere accertamenti, e i risultati sono apparsi da subito estremamente sconcertanti.

I primi dati sono stati messi a disposizione nel 2010, portando alla luce ben 230 milioni di euro non dichiarati. E il mondo delle ONLUS nei 9 anni seguenti è cresciuto in maniera serrata, arrivando (dati 2018) a un giro d’affari di oltre 80 miliardi, con circa 900.000 addetti: più importante dell’intero settore della moda made in Italy!

Si tratta di un mercato sconfinato, e ad oggi le regole che lo riguardano, destinate ad aiutare chi veramente si occupa degli altri e del bene comune, ma anche a evitare abusi e furberie, non sono ben definite. Grande spazio per chi intende sguazzarci per trarne indebiti vantaggi.