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In Kenia “si beve” l’oceano In Kenia “si beve” l’oceano
Due miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Lo dice un recente rapporto dell’UNICEF e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E l’acqua disponibile una... In Kenia “si beve” l’oceano

Due miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Lo dice un recente rapporto dell’UNICEF e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E l’acqua disponibile una volta su tre è contaminata, distante da raggiungere o, comunque, non controllata. Anche le semplici comodità a cui siamo abituati come, lavarsi, cucinare, bere, sono per molti esseri umani un’impresa da realizzare ogni giorno, magari dovendo affrontare molti chilometri a piedi.

Risolvere il problema di accessibilità all’acqua potabile rappresenta oggi una delle più importanti sfide dell’uomo e l’ONG GivePower ha deciso di coglierla, costruendo il primo impianto di desalinizzazione dell’acqua ad energia solare. La struttura si trova lungo le coste della città di Kiunga, in Kenia, e grazie ad avanzati sistemi di filtrazioni è in grado di convertire l’acqua dell’oceano in acqua potabile.

Il territorio di Kiunga è particolarmente arido e prima della costruzione di questo impianto gli abitanti erano costretti ad affrontare un viaggio di un’ora per recuperare acqua sporca, contaminata e salata da un pozzo. L’impianto ha richiesto un investimento di 500mila dollari e un mese di tempo per essere costruito. Grazie a questa nuova infrastruttura è possibile produrre fino a 50mila litri di acqua potabile al giorno. I normali impianti di questo genere richiedono molta energia rivelandosi troppo costosi e spesso impossibili da costruire in zone in cui non esistono allacci alla rete elettrica.

Per questo motivo, GivePower ha progettato il Solar Water Farm, il primo impianto di desalinizzazione dell’acqua che funziona grazie a pannelli fotovoltaici che producono energia e che sfrutta batterie Tesla per immagazzinare tale energia. Secondo la ONG la qualità dell’acqua prodotta dal solar Water Farm è migliore di quella di un impianto tradizionale e il processo non ha impatti ambientali negativi.
Visto il successo di questo nuovo impianto, GivePower sta raccogliendo fondi per poterne costruire altri in zone interessate da periodi prolungati di siccità così da garantire acqua potabile a sempre più persone.

“Voglio fornire acqua a un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo” ha dichiarato Hayes Barnard, Presidente di GivePower “Ogni 90 secondi, un bambino muore per malattie trasmesse dall’acqua”.

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