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Il MoVeTe: duro attacco al progetto di linea Roma-Pescara di RFI Il MoVeTe: duro attacco al progetto di linea Roma-Pescara di RFI
Pescara Roma: il progetto RFI devasta il territorio e taglia fuori l’Aquila: dopo l’incontro con Biondi il MoVeTe rilancia il suo progetto sostenibile e... Il MoVeTe: duro attacco al progetto di linea Roma-Pescara di RFI

Pescara Roma: il progetto RFI devasta il territorio e taglia fuori l’Aquila: dopo l’incontro con Biondi il MoVeTe rilancia il suo progetto sostenibile e strategicamente vincente

Dopo l’iniziale euforia, seguita alla presentazione ufficiale avvenuta a Roma il 7.Ottobre presso il Ministero delle Infrastrutture del progetto relativo alla linea veloce Roma-Pescara, come promesso all’atto della sua costituzione, il MoVeTe-Abruzzo ha iniziato ad esercitare la necessaria funzione di controllo, prendendo innanzitutto in esame le schede ufficiali fornite al Presidente Marsilio a chiusura del tavolo di lavoro con RFI.

Ebbene, quanto emerso stravolge in modo sostanziale alcuni punti strategici del progetto presentato da SenAlfa e da MoVeTeAbruzzo e depositato il 26.Giugno.2020 presso il Ministero dei Trasporti , dopo essere stato ampiamente illustrato a Marzo scorso ad Avezzano al Ministro De Micheli e successivamente all’AD di RFI M. Gentile.

QUESTI I PUNTI:

Coesione territoriale per la tratta Rm-Pe e Rm-Aq [entrambi in 100 minuti]

Minimo impatto ambientale [no A/V e max. 25 Km. di nuove gallerie con linee a doppio

binario]

Costi ridotti migliorando il riutilizzo dell’esistente

Nonostante questi punti fossero stati apprezzati e condivisi da RFI, il progetto presentato:

– Non considera la difesa del territorio e prevede assurdamente ben 80 chilometri di gallerie di (più di tre volte quanto stimato necessario dai tecnici di SenAlfa) e con un consumo del suolo devastante.

– Non considera il valore della coesione territoriale lasciando i collegamenti Roma- l’Aquila

sostanzialmente a mono-binario [Rm-Az + Az-Su + Su-Aq] raddoppiando immotivatamente solo l’ultimo tratto da Sulmona a Pescara.

– Espone in modo considerevole le aree interne al rischio che, a seguito del recente inserimento della A/V lungo la linea costiera Marche-Puglia e della probabile realizzazione del corridoio Civitavecchia-Ancona, di rimanere completamente tagliato fuori dalle ricadute economiche del Corridoio-Adriatico tra Barcellona e Ploce: questo è quanto emerso nell’incontro richiesto a fine Ottobre scorso dal Sindaco dell’Aquila Biondi con i tecnici del MoVeTe-Abruzzo; a ciò va ad aggiungersi l’aggravante che i lavoratori provenienti dall’Aquila, per potersi recare a Roma, faranno scalo a Carsoli per il passaggio gomma -ferro; c’è da chiedersi a chi la cosa sia venuta in mente e se lo stato psicofisico fosse dei migliori..!

Lasciano ancor più esterrefatti le precipitose quanto entusiastiche dichiarazioni successive alla presentazione del progetto-RFI di alcuni politici locali che, incapaci della minima analisi di merito, hanno dapprima appoggiato il MoVeTeAbruzzo per poi incomprensibilmente sostenere oggi l’inaccettabile proposta di RFI che spaccherebbe oltretutto definitivamente in due l’Abruzzo, con scelte funzionali a un approccio meramente campanilistico [Grande Pescara].

Il MoVeTeAbruzzo, facendo proprie le dure, peraltro legittime, critiche del Forum H2O, della Presidenza del Parco della Maiella, di altre associazioni ambientaliste e di numerosi esponenti Aquilani, ha immediatamente portato all’attenzione del ministro De Micheli la questione, ed annuncia una serie di iniziative locali per il rilancio del nostro progetto, che riteniamo ancor più convintamente essere al momento l’unico in grado di offrire un adeguato rilancio competitivo all’intero Abruzzo.

Movete, la Portavoce Maria De Deo