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Il macchinario donato dal Nomadi fans Club ad ostetricia accende la polemica politica sulle responsabilità… e non solo Il macchinario donato dal Nomadi fans Club ad ostetricia accende la polemica politica sulle responsabilità… e non solo
SULMONA – nella mattinata di oggi c’è stata la formale consegna, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale sulmonese, del “Vagy combi plus radio... Il macchinario donato dal Nomadi fans Club ad ostetricia accende la polemica politica sulle responsabilità… e non solo
Il Vagy combi plus radio skin, dono della A.C. Nomadi Fans Club Sulmona

SULMONA – nella mattinata di oggi c’è stata la formale consegna, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale sulmonese, del “Vagy combi plus radio skin“, il macchinario riabilitativo donato grazie alla raccolta fondi indetta dall’associazione Nomadi fans Club “Un giorno insieme”. Un macchinario che ha fatto subito scintille: la bella ed utile iniziativa è stata infatti anche occasione per un momento di acceso scambio di battute fra alcune delle autorità invitate e convenute all’inaugurazione e che ha coinvolto anche gli organi di stampa presenti, in merito alle responsabilità per la condizione di precarietà del reparto del nosocomio cittadino (e non solo di quello) e per le criticate modalità di diffusione delle notizie da parte della stampa locale.

Vincenzo Bisestile, Presidente A.C. Nomadi Fans Club Sulmona

Ma facciamo un passo la volta: intanto giusta soddisfazione espressa dal Presidente dell’associazione culturale, Vincenzo Bisestile, per la consegna del prezioso macchinario di riabilitazione del pavimento pelvico delle neo mamme: “Oggi siamo orgogliosi di aver portato a termine questa iniziativa che consegna il primo macchinario di nuova generazione, a radio frequenze non invasive. La raccolta dei fondi è stata il frutto di un ciclo di concerti iniziato a Modena, proseguito in vari luoghi del Centro Abruzzo, per raccogliere fondi per il terremoto dell’Aquila (con donazioni che in vari step hanno raggiunto i 45.000 euro, donazioni importanti di tanti fans che ringrazio”.

La senatrice Gabriella Di Girolamo, M5S

La senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo, presente fra le autorità invitate alla cerimonia, nel plaudire alla donazione ha rimarcato come un reparto come quello di ginecologica, che anche nella sua personale esperienza si è sempre caratterizzato per la sua efficienza, ha dovuto tuttavia registrare il fallimento della politica regionale “Il messaggio più importante che si lancia oggi con la consegna di questo macchinario è che questo reparto può vivere, a differenza di quanto la politica regionale continua a sostenere e cioè che sia un reparto che non porta risultati utili al territorio, che ha invece sempre funzionato e serve moltissimo il territorio. Inoltre il gesto di un’associazione, con una donazione di un macchinario, dimostra invece che se si vuole si può a anche a fronte di diversi indirizzi della politica”.

Consigliera Antonietta La Porta, Lega

Punta nel vivo, la consigliera regionale leghista Antonietta La Porta si è sentita di dover difendere l’operato della sua giunta e dell’assessore Nicoletta Verì “che sta mettendo tutto il suo impegno per difendere questo reparto. Per il punto nascita, infatti, la Verì ci ha assicurato che al Ministero è stata portata la richiesta di attenzione al punto nascita e che è stata ottenuta nel merito una deroga al famoso D.M. 70 (sulla riorganizzazione della rete ospedaliera nazionale, n.d.r.) che porterà sicuramente alla sopravvivenza del punto nascita di Sulmona”.

La La Porta ha sollecitato la stampa “a non scrivere più che questo reparto non va perché le persone hanno bisogno di rassicurazioni”.

Reparto di Ostetricia e Ginecologia di Sulmona. Consegna del Vagy Combi Plus

L’invito, reiterato, a rimarcare piuttosto quello che funziona e non quello che non funziona, della consigliera e ribadito dal direttore del dipartimento materno e infantile ASL, dott.ssa Di Fabio, è apparso in verità surreale agli operatori dell’informazione presenti all’inaugurazione e ha suscitato più di una risentita rimostranza: “Come se un giornalista andasse a un medico a dire che cosa prescrivere o omettere in una prescrizione”.

Insomma una consegna di macchinario… con scintille. Al Vescovo, mons. Fusco, il compito di sedare gli animi con la sacrosanta benedizione del Vagy.

M.D.D.