ovidio news
Il cancro della burocrazia Il cancro della burocrazia
La democrazia contemporanea è stata deformata dal caos in un mondo che è divenuto proprietà dei burocrati. Personaggi “semi illuminati” che si illudono di... Il cancro della burocrazia

La democrazia contemporanea è stata deformata dal caos in un mondo che è divenuto proprietà dei burocrati. Personaggi “semi illuminati” che si illudono di avere capito le cose, contrapposti a chi non può capirle. Ma questa incapacità non è intellettiva. Il fatto è che puoi essere anche un genio matematico o letterario o di qualsiasi materia, ma per essere competente di burocrazia devi aver “studiato” per decenni un sistema fatto di compartimenti stagni, falsa propaganda e imbrogli. È la mediocrità esistenziale che scopre la furbizia. La burocrazia è derivazione di una democrazia distorta, con troppi posti di comando e conseguente eccessivo personale, che per giustificare la propria esistenza deve complicare le cose. E per complicare le cose e giustificare l’esubero di strumenti di comando si creano involucri vuoti, gli si da un nome ridondante e si riempie di cose inutili. L’utilità, nel frattempo, rimasta all’esterno dell’involucro viene costretta a passare nei labirinti dell’inutilità: timbri, scartoffie, ritardi soprattutto, e lingue inventate, con termini nuovi dai significati deformati ma resi necessari per poter affrontare il passaggio inutile nel palazzo vuoto.

E la politica, così come tutto il resto, è così. Tu devi fare una ferrovia? In fondo non è difficile, i romani costruivano ponti dall’alba al tramonto duemila anni fa, non si capisce perché oggi devono passare vent’anni! E invece si capisce. Il mondo è stato costellato di “palazzi/involucri” vuoti progettati a compartimenti stagni: se non percorri tutto il labirinto, fra strade senza uscita e l’iter assegnato, il progetto utile si dissolve. E lo scopo è proprio questo, mungere la mucca durante il percorso senza fare mai il formaggio e farla morire di vecchiaia. Perché il latte in questione è l’utile della burocrazia ma il formaggio nutrirebbe tutti quanti, rendendo inutili le “procedure”. Risolvere problemi è la morte della burocrazia.

Sono due i gradi di competenza moderna: la burocrazia e l’onestà. La burocrazia è la competenza del prender tempo, del sapere a chi chiedere, del bussare alla porta giusta, del conoscere i tempi opportuni nell’ambito della comprensione di codici astrusi creati all’occorrenza per non far capire una mazza a chi è fuori dall’involucro vuoto. Inoltre chi è all’esterno e magari è mediamente intelligente, si arrabatta mostrandosi capace di apprendere, capace di leggere dai fogli del libro bianco senza scritte. A questo punto il burocrate esperto strizzerà l’occhio al collega ed esclamerà sghignazzando: “eccone un altro!”

E la competenza onesta fa esattamente questa figura di inadeguatezza ed ingenuità che verrà ridenominata incompetenza dalla macchina burocrate/mediatica nutrimento del gregge. Poi, quando la luce della competenza onesta, intellettuale, matematica, culturale diventerà evanescente, verrà facilmente accantonata. Perché non c’è peggior incompetente di chi vuole semplificare le cose senza voler considerare gli involucri vuoti.

otrel