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I ritardatari della Roma-Pescara-L’Aquila. Nota del MoVeTe I ritardatari della Roma-Pescara-L’Aquila. Nota del MoVeTe
(e nostro commento sulle dichiarazioni di Sara Marcozzi e di Franco Iezzi) “ LA NOTA DEL MoVeTe 2 Ottobre- Nonostante i significativi sviluppi avvenuti... I ritardatari della Roma-Pescara-L’Aquila. Nota del MoVeTe

(e nostro commento sulle dichiarazioni di Sara Marcozzi e di Franco Iezzi)

LA NOTA DEL MoVeTe

2 Ottobre- Nonostante i significativi sviluppi avvenuti nell’ultimo anno sul progetto della linea ferroviaria a “velocità potenziataRoma-Pescara ed i puntuali comunicati succedutisi da Giugno, che il Mo.ve.te. ha ritenuto opportuno pubblicare, stupiscono le deboli dichiarazioni che si leggono in questi giorni di alcuni esponenti Abruzzesi (sia di maggioranza che di opposizione) su materie strategiche quali le reti TEN-T e le ZES.

Se i soggetti pubblici e privati che ancora oggi sollecitano risposte, avessero avuto la bontà di partecipare e seguire l’evoluzione del progetto che il MO.VE.TE. in diverse occasioni pubbliche, ha illustrato e solo successivamente presentato il 26.Giugno u.s. all’Amministratore Delegato di RFI ( nonché depositato e protocollato presso il Ministero delle Infrastrutture): avrebbero oggi la chiara visione di quello che con molta probabilità sarà il progetto definitivo per l’Abruzzo.

Ovviamente, tale affermazione non è una nostra pia illusione ma il risultato certo di un serrato confronto ed analisi avvenuta al tavolo con le Direzioni competenti di RFI, e dapprima con il Ministro delle Infrastrutture De Micheli nell’incontro di Avezzano.

Vale per questo la pena ricordare che a 4 giorni dalla scadenza dei termini previsti dal protocollo sottoscritto dal Presidente Marsilio con RFI l’unico progetto proveniente dall’Abruzzo, e che ad oggi risulta formalmente depositato (26 Giugno 2020), rimane il nostro.

Allora delle due l’una: o i soggetti in questione cercano disperatamente di risalire la corrente, dimostrando per questo di essere ampiamente in ritardo, o la rotta l’hanno definitivamente persa.

In entrambe i casi verrebbe da dire: chi ha tempo non aspetti tempo“.

IL NOSTRO COMMENTO

Fra pochi giorni, dopo un breve rinvio, RFI presenterà il proprio progetto dettagliato per la Roma-Pescara (L’Aquila) al Ministro e ai presidenti di Regione.

Come è noto, il progetto ricalca al 90% quello di SenAlfa, protocollato dal MoVeTe all’inizio dell’estate, dopo averlo discusso con l’AD di RFI Gentile e col suo staff tecnico.

L’arrivo dei soldi del Recovery Fund, parte dei quali destinata alla realizzazione dell’opera, e dunque l’approssimarsi della fase operativa, rende particolarmente loquaci personaggi all’evidente ricerca di visibilità.

Così, Franco Iezzi, già presidente del Parco della Maiella, dopo aver lanciato alti lai a causa del ridotto (a suo dire) stanziamento di fondi per alcune modifiche della linea attuale, si lamenta che il nuovo progetto sia… sconosciuto. Dal suo canto, la capogruppo del M5S in Regione, Sara Marcozzi, interviene sull’argomento invitando il Presidente Marsilio “a battere i pugni sul tavolo” perché l’Abruzzo sia inserito nelle rete Ten-T e nel corridoio europeo trasversale “Barcellona-Ortona”.

Il MOVETE, nel comunicato che avete letto, risponde senza citare i due personaggi.

Dice in sostanza che il progetto è stato più volte presentato in occasioni pubbliche, che essendo protocollato al Ministero è a disposizione di chiunque. Giornalisticamente, aggiungiamo noi, se il signor Iezzi invece di dedicarsi a convegni-passerella in cui nulla venne proposto, se non qualche ritocco di vecchia linea, avesse umilmente preso atto che si stava elaborando, in maniera del tutto trasversale e puramente “abruzzese” un progetto vero e proprio, e avesse voluto dare il suo contributo, forse avrebbe fatto del bene a se stesso e alla sua terra.

Quanto a Sara Marcozzi, la nota del MoVeTe può tranquillizzarla sul fatto che il progetto vada nella direzione da lei auspicata, dato che si inserisce esattamente nel ‘corridoio’ e nel sistema TEN-T. Anche lei potrebbe, e anzi dovrebbe, saperlo, visto che il MoVeTe è stato spalleggiato nella sua azione da due senatori Abruzzesi del M5S (oltre che da esponenti del PD) e che fa parte, in posizione apicale, di un partito di Governo.

Vero è che Sara Marcozzi negò il suo appoggio al MoVeTe, non partecipò all’importante convegno di Avezzano, preludio all’incontro illustrativo del Movete col Ministro De Micheli, esponenti del M5S e del PD. Quindi, forse, lei come anche il signor Iezzi, potrebbero avere il buongusto di recitare intanto un mea-culpa, prima di aprire bocca e dare fiato.

Franco Slegato