In questi giorni impazzano i selfie invecchiati con #faceapp. Se Dio vorrà farmi campare a lungo, nel 2050 dovrei essere come in questa foto.
Ma in quale mondo?
Se non cambiamo rotta, nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci e il riscaldamento globale arriverà a +3°.
Se non agiamo ORA, nel 2050 collasseranno i primi ecosistemi, a partire
dall’Artico, fino alla Barriera Corallina e all’Amazzonia. Ondate di
calore mortali investiranno per almeno 20 giorni all’anno il 35% delle
terre emerse, interessando il 55% della popolazione mondiale.
Il
30% della superficie terrestre si inaridirà rendendo inabitabili l’area
del Mediterraneo, la zona sud-ovest degli USA, il Medio Oriente, l’Asia
occidentale e l’entroterra australiano. Ne deriverà anche una crisi
idrica che causerà l’implosione dell’agricoltura mondiale e si scatenerà
in tutta la sua violenza il fenomeno della migrazione climatica.
Per noi non sarà una bella vecchiaia. E per i nostri figli sarà un inferno di cui noi saremo stati i diretti responsabili.
Che vogliamo fare?
Massimo De Maio