SULMONA – Ieri alle 12.00, nel Liceo G.B.Vico, si è svolta l’assegnazione delle Borse di Studio per il Premio Fabrizia Di Lorenzo, che lì si era diplomata. La cerimonia, presieduta dalla dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, si è svolta alla presenza delle autorità, il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, la senatrice Gabriella Di Girolamo, il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ed il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.
Con l’occasione è stata inoltre posata la prima pietra della scultura dell’albero dell’accoglienza, che andrà a comporre l’opera di tre metri pensata dallo scultore molisano Alessandro Caetani (il vincitore del concorso istituito nel 2018). La scultura, rappresenta due mani che si incrociano ed insieme sollevano il mondo, simbolo di unione e fraternità tra tutti gli uomini.
Durante la cerimonia solenne sono stati premiati gli studenti che hanno partecipato al concorso “Premio Fabrizia Di Lorenzo”, organizzato dalla presidenza del consiglio regionale d’Abruzzo e dal comitato “insieme per Fabrizia Di Lorenzo” ed istituito dai genitori della ragazza, la nostra giovane concittadina che fu sfortunata vittima dell’attentato di Berlino del dicembre 2016.
Al concorso per il premio hanno partecipato 32 studenti provenienti da diversi istituti superiori abruzzesi che hanno svolto il tema assegnato riguardante l’importanza della cittadinanza europa e dei i suoi valori. Vincitore del premio é stato il pratolano Alessio Giuffrida, del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”; a seguire sono stati premiati Elisa Di Lello, Roberta Russi, Irene Rosi, Valerio Tritapepe, Chiara Romanelli, Rita Santucci, Flavia Liberatore e Leonardo Cannella.
Ad accompagnare il toccante evento è stata la “vicOvidio Music Band” formata da tutti gli allievi del polo umanistico e diretta dal maestro Maurizio Ricciotti.
Ricordiamo insieme chi era Fabrizia.
Fabrizia Di Lorenzo nasce a Sulmona, e sarà l’unica vittima italiana dell’attentato ai mercatini di Natale Di Berlino, in cui morirono 11 persone e 60 rimasero ferite.
Fabrizia apparteneva alla cosiddetta generazione Erasmus e proprio alle Freie Universität Berlin aveva compiuto parte dei suoi studi, scegliendo un percorso formativo orientato all’integrazione tra i popoli e alla lotta alla discriminazione.
Dopo gli studi al Liceo linguistico Vico di Sulmona ha conseguito la laurea alla Sapienza di Roma in Mediazione linguistico culturale, era stata costretta ad andare via dalla sua terra, dalla mancanza di lavoro, da una crisi economica che stava e tuttora sta soffocando l’Italia.
Dal 2013 e dopo un’esperienza a Vienna Fabrizia si era trasferita a Berlino dove lavorava alla 4Flow, società di consulenza trasporti e logistica. La giovane sulmonese muore nell’attentato il giorno prima di tornare a casa, dove avrebbe dovuto passare le vacanze natalizie con la famiglia e i suoi amici.
M.M.
Foto di copertina: fonte Rete5tv