Sembra ormai molto probabile l’ingresso della delegazione 5 Stelle nel gruppo Verde del Parlamento europeo.
Il vecchio gruppo di appartenenza del Movimento fondato da Beppe Grillo, sciolto nella nuova legislatura non esiste più (gli uomini di Farage sono prossimi ad abbandonare il Parlamento causa Brexit, altri gruppi sono passati con gli euroscettici di Le Pen e Salvini) e le nuove posizioni (‘eurocritiche’ e non più ‘anti UE’) dei 5 Stelle li avvicinano sensibilmente ai Verdi. Questi, guidati dal belga Philippe Lamberts e dalla tedesca Ska Keller si sono detti disponibile a larga maggioranza per lo meno a un primo giro di incontri. La delegazione degli italiani sarà guidata da Tiziana Beghin, Genovese, al secondo mandato come Europarlamentare.
Tiziana Beghin, nel suo primo intervento come capogruppo dei pentastellati, ha detto fra l’altro che “il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. è stato tradito negli ultimi anni: parla di trasparenza, e poi ci sono riunioni in Consiglio a porte chiuse; parla di principio di precauzione, e poi si vota a favore dell’utilizzo del glifosato; parla di difesa dei lavoratori, e poi non esiste un salario minimo che difenda i diritti dei 500 milioni di cittadini europei”. In pur spirito ‘eurocritico’, la Beghin chiede che si “cambi il motore di questa Europa, dando più potere al Parlamento europeo, l’unica Istituzione legittimata dal voto popolare”.
Il programma dei verdi europei appare molto vicino a quello del M5s, nelle loro posizioni non mancano le note anche duramente critiche nei confronti delle politiche UE. ( https://europeangreens.eu/manifesto/italy ). Ci sono certamente posizioni differenti, dovute soprattutto alla forza delle delegazioni verdi degli stati del Nord Europa, e ad una diversa considerazione di argomenti quali accoglienza e distribuzione dei migranti, o movimento LGBT (per chi non ha il Vaticano in casa è più facile dire di sì a tutte le ‘nuove forme di famiglia’). Ma sul piano più direttamente politico le convergenze sono tali e tante che non si vede come questo incontro non debba realizzarsi: infatti, far parte dello stesso gruppo Parlamentare on obbliga le diverse delegazioni a votare insieme su tutte le proposte.
O.N.