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Economo del Comune preso con le mani nel sacco: 1 chilo e mezzo di coca e 14 di hashish Economo del Comune preso con le mani nel sacco: 1 chilo e mezzo di coca e 14 di hashish
SULMONA – Si è appena diffusa la notizia e in città, già girano le battute impietose sulle chat. Riportiamo quella che ci è sembrata... Economo del Comune preso con le mani nel sacco: 1 chilo e mezzo di coca e 14 di hashish

SULMONA – Si è appena diffusa la notizia e in città, già girano le battute impietose sulle chat. Riportiamo quella che ci è sembrata la più “tagliente” o tagliata, fate voi: “Ah… ecco perché c’era sempre la fila davanti la sua porta!”.

E la porta in questione sarebbe quella dell’ufficio dell’economato comunale, sì proprio quello frequentato fino a poco tempo fa, anche dalle mamme in attesa di ritirare, ad esempio, i buoni pasto per i bambini. Poiché l’ufficio, per estensione sintatticamente nota come “sineddoche”, indica il tutto per la parte, il luogo per l’occupante: ad esser colto con le mani nel sacco dagli agenti della Guardia di Finanza locale, è stato infatti il dipendente del suddetto ufficio: Armando Di Pietro, in un’operazione antidroga che ha visto l’arresto anche di un romano, di cui al momento non si conosce l’identità. Sembrerebbe che le forze dell’ordine tenessero i due sotto controllo da tempo, per contrastare lo spaccio di stupefacenti nel Centro Abruzzo. Fino all’operazione scattata nella notte.

Il dipendente comunale si trova nel carcere di via Lamaccio in attesa dell’udienza di convalida che, con tutta probabilità, si terrà nella giornata di domani. L’uomo è assistito dall’avvocato Alessandro Margiotta.

E l’accusa non è di quelle soft: detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, 1 chilo e mezzo di cocaina e 14 di hashish… quantitativi ingenti, insomma… tanta “roba”.

Tra lo stupore dei cittadini circola e serpeggia il “vago sospetto” che a questo quantitativo, destinato probabilmente alla piazza di Sulmona, sia legato un preoccupante consumo, se la nota legge della domanda e offerta vale ancora.

O.N.