ovidio news
Durissima risposta di DI Maio alle aperture di Dario Franceschini: “mai con chi ha governato contro gli Italiani”. Durissima risposta di DI Maio alle aperture di Dario Franceschini: “mai con chi ha governato contro gli Italiani”.
Subito dopo che il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista a Dario Franceschini, eminenza grigia del Partito Democratico, in cui proponeva una convergenza fra... Durissima risposta di DI Maio alle aperture di Dario Franceschini: “mai con chi ha governato contro gli Italiani”.

Subito dopo che il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista a Dario Franceschini, eminenza grigia del Partito Democratico, in cui proponeva una convergenza fra il suo partito e il M5S in nome di valori comuni che l’avanzata della lega sta mettendo in discussione, Lugi di Maio ha postato sui social una risposta durissima, che chiude ogni possibilità di dialogo

“Noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione ben precisa dopo lo scandalo sugli affidi dei minori di Bibbiano e che vedono propri esponenti coinvolti in questa drammatica vicenda.  Noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che quando hanno avuto la possibilità di governare invece di tutelare il nostro Paese hanno pensato bene di svenderlo all’Europa e di portare avanti politiche d’austerità che hanno prodotto povertà e disoccupazione. Noi siamo orgogliosamente diversi da certe forze politiche che invece di risolvere il problema dei migranti hanno fatto business tramite false cooperative. Lo ribadiamo ancora una volta: noi siamo orgogliosamente diversi dal Pd e non vogliamo avere nulla a che fare con un partito che invece di supportare la nostra battaglia di civiltà nei confronti dei cittadini, ha saputo criticare il reddito di cittadinanza e oggi sta facendo le barricate contro il salario minimo.  Noi siamo profondamente diversi da questi individui che hanno tradito la fiducia degli italiani!”

La materia del contendere, per Di Maio, non è tanto quella sui diritti umani che sarebbero violati dalle politiche sull’immigrazione di Salvini e del governo (peraltro del tutto simili a quelle dell’ultimo PD ante-Zingaretti, e affidate a Minniti, con l’aggravante del business delle coop di accoglienza) bensì quella riguardo ai diritti sociali. La povertà, il sottosviluppo di intere arre del paese, la disoccupazione giovanile, sono tutte emergenze che il Movimento 5 stelle attribuisce alle politiche filo europee e di austerità avallate dal Partito Democratico, che come si ricorderà sostenne il governo Monti, assieme a Berlusconi, votando fra l’altro la famigerata legge Fornero. Franceschini, e probabilmente Zingaretti vogliono portare in dote a Di Maio, lo scalpo di Renzi, e spingerlo a mollare il contratto di Governo con la Lega per cercare un’altra maggioranza in Parlamento. Ma è evidente che secondo Di Maio e per il M5S il problema non è Renzi, ma tutta la classe dirigente e parlamentare di un partito che sin dai tempi di Bersani avrebbe abdicato alla funzione di servizio nei confronti del popolo italiano.