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Sulmona – Una rappresentanza del Coordinamento No Hub del Gas aveva dato appuntamento per le 11:00 di questa mattina per la piantumazione di alberi...

Sulmona – Una rappresentanza del Coordinamento No Hub del Gas aveva dato appuntamento per le 11:00 di questa mattina per la piantumazione di alberi in località Case Pente, nel sito di proprietà della Snam. Lo scopo dell’iniziativa simbolica era per ribadire che l’area, dove dovrebbe essere costruita la centrale di compressione Brindisi-Minerbio, appartiene all’intera collettività: “Un’azione di obbedienza civile per la salvaguardia della città di Sulmona e dell’intero pianeta” spiega il Coordinamento.

Nel comunicato stampa diffuso dal Comitato si ricorda che per la realizzazione del metanodotto bisognerà cementificare 12 ettari di terreno agricolo proprio all’ingresso di uno degli accessi al Parco Nazionale della Majella e sono già stati abbattuti tutti gli alberi da frutto impiantati dai contadini in passato. Gli organizzatori avevano inviato comunicazione alla Polizia di Stato di Sulmona e il questore aveva risposto dando autorizzazione per svolgere l’iniziativa con presidio fisso nel piazzale antistante il Cimitero.

Questa mattina, però, all’appuntamento c’erano le forze dell’ordine, circa trenta poliziotti contro una ventina di manifestanti che avrebbero voluto piantumare alberi. La spiegazione del questore è stata che la manifestazione, seppur simbolica, avrebbe violato la legge perché si sarebbe svolta in un’area di proprietà privata senza il consenso dell’avente diritto. I manifestanti si sono radunati su un terreno messo a disposizione da un cittadino, proprio a ridosso di quello di proprietà Snam.

I comitati hanno ribadito che non si fermeranno finché la Snam non andrà via dalle loro terre. L’intervento della polizia è stato interpretato come un eccesso di potere, Mario Pizzola, portavoce, ha spiegato che non era né una manifestazione né una riunione in luogo pubblico, quindi non vi era obbligo di avvisare la questura e la comunicazione era stata inviata per zelo, porteranno all’attenzione di quanto accaduto Governo e Parlamento. Infatti, la senatrice Di Girolamo, M5S, ha risposto: “Valuterò la documentazione che mi è stata fornita per vedere se ci sono i presupposti per depositare un’interrogazione parlamentare“.

O.N.