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Di Girolamo: dopo l’errore nemmeno le condoglianze alla famiglia Trotta Di Girolamo: dopo l’errore nemmeno le condoglianze alla famiglia Trotta
In un comunicato di ieri l'avvocato e consigliera comunale Elisabetta Bianchi ha fatto notare l'errore della senatrice/"imprenditrice" Di Girolamo Di Girolamo: dopo l’errore nemmeno le condoglianze alla famiglia Trotta

Sulmona – Pensavamo di cantare nel deserto di notte e, invece, alla fine del giorno, un barlume. In un comunicato di ieri l’avvocato e consigliera comunale Elisabetta Bianchi ha fatto notare l’errore della senatrice/imprenditrice Di Girolamo (e di Gianluca Castaldi), la grillina sulmonese nella maggioranza di governo con Renzi e Berlusconi, la quale, dopo il recente arresto del primario della Asl di Pescara Sabatino Trotta, aveva condannato ancor prima di un processo, il dirigente accusato di corruzione.

Scrive la Bianchi: “Il degrado delle Istituzioni si annida nel fenomeno culturale di cui taluni eletti sono portatori. Preoccupa dover constatare che esistano ancora Senatori della Repubblica, come quelli pentastellati Gabriella Di Girolamo e Gianluca Castaldi che ignorano l’esistenza dell’art.27 della Costituzione e che siano disposti a confessare pubblicamente la loro sanguinaria vena giustizialista. Sono infatti inaccettabili le parole a vanvera disperatamente spese per colmare il vuoto del pensiero politico del loro percorso elettorale quelle ignobilmente spese dai Cinque Stelle in occasione della notizia dell’indagine sugli appalti della ASL di Pescara che hanno portato all’arresto, tra gli altri, del Dott. Sabatino Trotta, innocente sino a prova contraria, che dopo poche ore ha trovato la morte nel carcere di Vasto. Dichiarazioni eversive oltraggiose dello Stato di Diritto, sacro patrimonio comune che sarebbero stati chiamati a rappresentare e certamente non a vilipendere, e delle quali, confido, dovranno rendere conto, e non solo al corpo elettorale. Elisabetta Bianchi Consigliere Comunali di FdI Città di Sulmona”.

Ma l’errore della senatrice, nota imprenditrice sulmonese, si era infatti trasformato in orrore, dopo il suicidio di Sabatino Trotta, che nella notte di ieri, a poche ore dall’ingresso in cella, si era impiccato, forse sopraffatto non soltanto dai peccati da provare ma anche dalle ingiustizie. Sappiamo quanto è difficile difendersi, soprattutto quando sei già stato condannato a livello mediatico da alcuni rappresentanti dello Stato. Ci aspettavamo quantomeno le condoglianze della senatrice Di Girolamo (ad ora non pervenute), giunte anche da Sara Marcozzi, capogruppo dei regionali abruzzesi e accanita contestatrice di Marsilio (lei che può permetterselo, essendo a livello regionale all’opposizione) e della sanità dell’Abruzzo.

Mirko Mocellin