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COVID 19. Continua la faida nella comunità scientifica: l’OMS conferma la cura con la idrossiclorochina, Lancet rinnega lo studio, pubblicato il 22 maggio, in cui ne decretava inutilità e pericolosità COVID 19. Continua la faida nella comunità scientifica: l’OMS conferma la cura con la idrossiclorochina, Lancet rinnega lo studio, pubblicato il 22 maggio, in cui ne decretava inutilità e pericolosità
Solo 24 maggio l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva deciso per la sospensione dell’utilizzo (in via ancora sperimentale) di farmaci antimalaria nella cura del... COVID 19. Continua la faida nella comunità scientifica: l’OMS conferma la cura con la idrossiclorochina, Lancet rinnega lo studio, pubblicato il 22 maggio, in cui ne decretava inutilità e pericolosità

Solo 24 maggio l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva deciso per la sospensione dell’utilizzo (in via ancora sperimentale) di farmaci antimalaria nella cura del Covid19 – (AIFA si era adeguata con un po’ di ritardo, ossia il primo giugno).

In particolare, l’idrossiclorochina e la clorochina due farmaci già utilizzati, appunto, per la malaria.

Bene, mercoledì 3 giugno, con una svolta di 180 gradi,
l’OMS ha reso noto che “sulla base dell’ultima revisione dei dati, continuerà lo studio clinico sull’idrossiclorochina a base di farmaco contro la malaria su pazienti COVID-19”. (Con calma, si suppone, anche AIFA si adeguerà).
Tedros Adhanom Ghebreyesus ( direttore generale dell’OMS ) ha dichiarato che esperti dell’OMS hanno esaminato i dati (lo studio pubblicato su Lancet di cui ora diremo) e ha stabilito che “non vi sono ragioni per modificare il protocollo di prova”.


Il 22 maggio, The Lancet, una delle più influenti riviste scientifiche, aveva pubblicato uno studio sull’utilizzo dell’idrossiclorochina e della clorochina, contro il covid-19, i cui dati si riferivano a ben quindicimila pazienti curati con idrossiclorochina e/o clorochina.

Secondo lo studio, le cure non avrebbero prodotto risultati statisticamente apprezzabili mentre, e qui la faccenda si fa meno chiara, sarebbero aumentati in maniera apprezzabile problemi cardiaci, fino al decesso. In considerazione del fatto che i farmaci in questione sono presenti nei protocolli terapeutici, in tutto il modo, da ormai molti anni, scoprire oggi che causano danni al cuore e addirittura la morte, non è cosa di poco conto, e ovviamente chiama in causa tutte le sperimentazioni e i controlli precedentemente effettuati. Così, con un tempismo un po’ sospetto, solo 6 giorni dopo ben 120 ricercatori di tutto il mondo avevano firmato una lettera aperta a Lancet in cui, “sulla base dei dati in loro possesso”, contestavano quelli forniti dallo studio e di conseguenza le sue conclusioni. Gli autori dello studio, ossia Surgysphere, una società privata che si occupa di ricerche in campo medico-statistico, ha replicato difendendo la validità del suo studio (‘osservazionale’, ossia puramente statistico) che “conferma quelli della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, così come diversi altri studi osservazionali riportati nel NEJM, JAMA e BMJ, ognuno dei quali ha indicato che non vi è alcun beneficio dei regimi farmacologici con idrossiclorochina o clorochina o anche un segnale di potenziale danno”.

Come spesso accade nelle diatribe nel mondo farmaco-medico, in cui giganteschi interessi privati si intrecciano con il primario interesse universale della salute, non esiste una risposta certa su chi abbia ragione o torto. Sia come sia Lancet, con una prassi che ha ben pochi precedenti, ha ‘messo in guardia’ contro lo studio appena pubblicato – e se non l’ha ancora ritirato è perché, trattandosi di uno studio statistico, è praticamente impossibile denunciarne l’erroneità, a meno di non voler accusare di frode la Surgysphere, la cui fama è però inattaccabile, e presumibilmente le altre agenzie, pubbliche, che sarebbero giunte alle medesime conclusioni.

Da profani e destinatari delle ricerche e delle conseguenti cure che la comunità scientifica propone e spesso impone, non possiamo che prendere atto di quanto inaffidabile tutto ciò risulti, e di come la contiua faida fra scienziati (o presuti tali) stia distruggendo la credibilità della ‘scienza’ sic et simpliciter.

Franco Slegato