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Combattenti e combattuti alla corte dei Re Combattenti e combattuti alla corte dei Re
Lo scenario esistenziale attuale è drammatico. Cosa sta avvenendo dentro di noi? C’è un dramma che sta attraversando tutti e riguarda, soprattutto, le nostre... Combattenti e combattuti alla corte dei Re

Lo scenario esistenziale attuale è drammatico. Cosa sta avvenendo dentro di noi? C’è un dramma che sta attraversando tutti e riguarda, soprattutto, le nostre reazioni alle bugie che ci vengono dette da persone e categorie che non dovrebbero dirle. La soluzione per molti è che tali bugie sono la verità. Fine del discorso. Può forse un genitore mentire a suo figlio? Può forse Dio dettare leggi contro le donne? Dogmi strampalati per situazioni evidentemente non veritiere, mascherate da supereroi, ma rappresentate in funzione di un interesse, che esso sia invadere un paese ricco di risorse naturali, avvantaggiare le ricchezze già esorbitanti delle case farmaceutiche o anche lottare contro chi si ribella a vario titolo e secondo le sue possibilità contro una ingiustizia profonda, che sta lentamente trasformando l’uomo sapiens in una macchina acritica e priva di conoscenze di base, priva di capacità di confronto, dialogo e relazioni.

Così, attraverso il linguaggio di codici scarni, essenziali e forzatamente positivi, il nostro interlocutore apparirà complottista o savio, buono o cattivo, ovvero, operatore del bene forzato, oppure sfaticato, eretico, delinquente, oppositore del bene sociale, della stabilità nazionale, dell’equilibrio mondiale.

L’11 settembre è stato un fatto che ha agevolato delle riflessioni sulla pelle di quasi tremila innocenti. Essi sono il simbolo di un inizio millennio ben indirizzato ad organizzare il mondo secondo uno schema senza sfumature, fatto di buoni e di cattivi. Ma buoni e cattivi e basta non sono mai esistiti, sono le sfumature che dimostrano la sostanza di Dio, senza le quali Egli non esisterebbe per assenza di senso, e di conseguenza non sarebbe nato l’universo e saremmo inconsapevoli atomi energetici pressati in qualche oblio.

L’11 settembre è stato provocato dal male ma chi è stato il vero colpevole? Nell’immagine collettiva le Americhe (e soprattutto gli U.S.A.) rappresentano le vittime che si ribellano agli oppressori, i difensori della libertà del mondo, i detentori del “sogno”, quello che se andavi in America, si realizzava. Ma poi se osserviamo attentamente nello specifico (ma non staremo qui certo a fare una lezione di storia) dal Cinquecento ad oggi la sua storia e vediamo il modo in cui l’America è stata colonizzata, sviluppata e globalizzata potremo certamente ragionare sull’identificazione esatta di vittime ed invasori.

L’America ha contribuito a sconfiggere il nazismo in Europa, ma in quegli stessi anni negli U.S.A. un uomo di colore doveva usare un bagno solo per “negri”, doveva sedersi in settori sull’autobus per “negri” ed essere fondamentalmente diviso dalla razza superiore, quella del bianco americano. Quanti uomini di colore sono morti “legalmente” in America?

Il nostro animo è trafitto da frecce avvelenate da un bene impostore che protegge piccole cerchie di uomini speciali che hanno saputo organizzarsi in gruppi elitari gestori di quel che oggi è considerato ricchezza: il denaro in primis, pressato in economie fittizie concentrate ad arricchire pochi, mediante speculazioni finanziarie capaci di cancellare intere nazioni; e i beni di necessità, energia, cibo, medicine. Per approfondire leggete il mio editoriale sui padroni del mondo.

Il tradimento sta sempre alla base di un amore malato. Tutti i sentimenti migliori del mondo nascondono un’anima nera che combattute o viene combattuta dal bene o dal male. E il male è riscontrabile esclusivamente nella capacità di non mentire a se stessi. Perché il meccanismo di difesa della menzogna, utilizzato per proteggere le proprie nudità psicologiche, ucciderà presto il pianeta, giacché l’assenza di razionalità, unita ad un animo sincero (ecco come il bene ed il male divengono satellitari alla grandezza) non potrà mai sconfiggere il condizionamento imposto da chi, attraverso il compromesso, ha giustificato la sua dannazione.

Mirko Mocellin