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Cittadini e diritto al voto: una possibile soluzione è nella tecnologia Blockchain Cittadini e diritto al voto: una possibile soluzione è nella tecnologia Blockchain
di Raffaello La Cioppa - Architetto e appassionato di nuove tecnologie blockchain ITALIA – In questi giorni di forzata segregazione in casa per motivi... Cittadini e diritto al voto: una possibile soluzione è nella tecnologia Blockchain
di Raffaello La Cioppa - Architetto 
e appassionato di nuove tecnologie blockchain    

ITALIA – In questi giorni di forzata segregazione in casa per motivi di sicurezza sanitaria, molti lavori vengono svolti da “remoto” grazie ad Internet. Usata nel modo corretto e responsabile la tecnologia digitale è davvero indispensabile, sia per svolgere le proprie attività lavorative, sia per lo studio che per lo svago.

Per quanto possibile anche tutti gli Enti Pubblici si sono organizzati, o stanno implementando sistemi per permettere il lavoro con modalità di smart working.

Sembrerebbe tutto molto bello, ma qui nasce la domanda: come può essere risolta la necessità di rispettare il diritto costituzionale dei cittadini di poter votare i propri rappresentanti alle Elezioni previste nel 2020 o di esprimere il proprio voto, ad esempio, ad un referendum costituzionale? L’ultima domenica di marzo avrebbe visto i cittadini impegnati con il quarto Referendum Costituzionale indetto nella storia della Repubblica per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari“. Tema molto sentito negli ultimi mesi ed oggetto di campagne elettorali estenuanti.

Ormai la convocazione del referendum costituzionale, originariamente previsto per il 29 marzo 2020, è stata rinviata a data da destinarsi a seguito della pandemia di COVID-19 in Italia

Anche in questo ci verrebbe in aiuto la tecnologia digitale Blockchain.

Pur essendo necessario, non si vuole entrare nel merito della suddetta tecnologia ma si vuol mettere in evidenza che si potrebbe avere la possibilità, tramite un’apposita APP, di esprimere il proprio voto. Costruire un sistema di voto scalabile, anonimo, resistente alla censura e universalmente verificabile richiede una grande quantità di ingegneria. La tecnologia esiste ed la Tecnologia Blockchain

Il processo di voto digitale tramite Smart Contract rappresenta una grande sfida tecnologica e sociale. Un voto ufficiale vincolante con requisiti standard dovrebbe almeno essere in grado di:

  • Far rispettare l’anonimato del voto
  • Affidarsi a una piattaforma opensource
  • Essere trasparenti al 100%, controllabili e verificabili
  • Utilizzare canali di comunicazione non censurabili
  • Garantire che gli elettori di un censimento possano votare una sola volta senza rivelare l’identità di nessuno

Devono essere definiti degli standard per un’architettura aperta e di protocolli, tutto ciò per consentire alle grandi comunità di esercitare la piena democrazia con le garanzie espresse.

L’adozione delle votazione online deve ancora decollare, secondo gli esperti la Blockchain, grazie alla sua natura immutabile e trasparente, potrebbe essere la soluzione.

Nella primavera del 2014 il partito politico danese Alleanza Liberale è stato il primo grande partito a votare utilizzando la tecnologia Blockchain per un’elezione interna. Altre organizzazioni hanno espresso interesse in Norvegia, Stati Uniti e Spagna.

Nel 2018 in Sierra Leone è stata usata la Blockchain, quando più di tre milioni di abitanti del paese centrafricano si è recata alle urne per eleggere il nuovo presidente. Tramite una Blockchain che assicurasse la trasparenza e impedisse frodi nel conteggio.

Uno Stato può investire nella tecnologia e abbandonare definitivamente il sistema fino ad ora utilizzato con un risparmio di risorse pubbliche, la eliminazione di brogli elettorali, e avere risultati praticamente immediati.

Tra le startup che sono impegnate nel tentativo di basarsi sull’infrastruttura Blockchain per creare un sistema di voto sicuro c’è una società con sede in Virginia chiamata  FollowMyVote .  Adam Ernest, CEO della società, ha dichiarato che “esiste un malinteso comune secondo cui il voto non può essere effettuato online in modo sicuro. Tuttavia, l’introduzione della  tecnologia blockchain  sta cambiando il paradigma del voto”. La sua azienda crea un sistema di voto che assicura che un voto venga registrato una volta (tramite l’uso di un token) per il candidato specifico che desidera (inserito nel “portafoglio” del candidato) e registrato in modo permanente sulla Blockchain.

Un’altra società che sta lavorando alla creazione di una piattaforma che utilizza la tecnologia Blockchain per sostituire o migliorare gli attuali metodi di voto utilizzati oggi è  BitCongress , che ha pubblicato un WhitePaper sul suo approccio. La società utilizza la  tecnologia Blockchain con un sistema basato su token  per controllare il sistema di voto, garantendo che una persona corrisponda a un voto invariato. Questo token si chiama VOTO e, utilizzando la Blockchain per registrare permanentemente ogni voto, garantisce che non vi sia alcuna manipolazione di tali voti o votazioni due volte. La società ha anche funzionalità aggiuntive integrate che consentono alle persone di esprimere le proprie opinioni su vari argomenti, migliorando l’approccio “voce delle persone” dell’app.

Vocdoni è un sistema di autogoverno autonomo verificabile universalmente, resistente alla censura e anonimo, progettato con la scalabilità e la facilità d’uso per supportare le elezioni sia piccole / private che grandi / nazionali. Obiettivo principale è un sistema di voto senza fiducia, in cui chiunque può esprimere la propria voce e in cui tutto può essere verificato. Si stanno progettando le basi per una democrazia digitale senza autorizzazione, privata e resistente alla censura. Intendiamo che gli algoritmi, i sistemi e i software che costruiamo siano un utile contributo per rendere impossibile l’infrazione in queste reti crittografiche proteggendo la privacy degli utenti con la crittografia . In particolare, l’obiettivo è fornire gli strumenti necessari affinché la volontà politica dei partecipanti alla rete si traduca esternamente in un vero capitale politico, senza sacrificare la privacy.

Siamo davanti ad una era che cambierà il sistema di voto dei cittadini. Siamo pronti alla democrazia digitale?

RLC