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Chi comanda il mondo oggi? Dieci Stelle per sette miliardi di sudditi Chi comanda il mondo oggi? Dieci Stelle per sette miliardi di sudditi
Le prime cinque stelle al comando del mondo sono rappresentate da circa 500 individui, amministratori delegati di multinazionali. Le cinque stelle sono: cibo, armamenti,... Chi comanda il mondo oggi? Dieci Stelle per sette miliardi di sudditi

Le prime cinque stelle al comando del mondo sono rappresentate da circa 500 individui, amministratori delegati di multinazionali. Le cinque stelle sono: cibo, armamenti, energia, acqua e informazione. Non ha importanza la patria di provenienza, dal momento che i luoghi di comando oggi non sono necessariamente effettivi, vista la possibilità di creare luoghi alternativi con internet. Puoi vivere a Miami e comandare una fabbrica in Siria, o essere su di uno yatch e comandare un plotone di esecuzione in Cina. Puoi fare saltare una bomba da una stazione orbitante o fare cadere un governo semplicemente imponendo la sua caduta con uno scambio finanziario, come ad esempio il piano del Recovery Fund che impose Draghi al governo dell’Italia a discapito di Giuseppe Conte che non stava facendo affatto male. E forse è stato questo il suo problema. Fare bene non basta. Fare bene non serve.

Il cibo spazzatura ha comportato in un paio di decenni il sovrappeso di 2 miliardi di individui e l’obesità in mezzo miliardo di persone. Mentre ci misuriamo la febbre “delta” quasi 4 milioni di persone muoiono ogni anno per patologie legate alla cattiva alimentazione (alcolici esclusi). Ma quel che è peggio è quel miliardo di individui che soffrono di malnutrizione: ne muoiono quasi 40 milioni l’anno, soprattutto bambini. Vuol dire oltre 3 milioni al mese. 110 mila al giorno. Intanto in Italia nascono 400 mila persone l’anno e ne muoiono 600 mila. E allora quali sono le morti che dovrebbero preoccuparci davvero? Perché non se ne parla? Quali sono i campi dove dovremmo fare qualcosa? Potremmo ma non facciamo: il 40% del cibo prodotto viene buttato via. E’ stato calcolato che basterebbero 50 miliardi di dollari per nutrire bene quel miliardo denutrito, perfino per farlo diventare obeso. Meglio crepare a pancia piena.

Sono molti 50 miliardi di dollari? Vero. Ma i suddetti 500 multinazionali ne spendono 500 di miliardi in pubblicità. E 1800 in armamenti.

Nei paesi definiti ipocritamente poveri, in realtà ricchi di risorse, fino a 40 anni fa, prima che il “regno attuale” cominciasse la sua politica egemonica, non c’era malnutrizione. Poi con la distruzione delle economie di sussistenza, l’abbattimento delle barriere doganali e l’imposizione di monoculture per produrre mangime finalizzato alle mandrie bovine, si è rotto un equilibrio millenario.

Passiamo alla finanza. Le altre cinque stelle sono banche: Deutsche Bank, Credit SuisseUbsCitycorp-Merill Linch e Bnp-Paribas che in totale controllano più del 90% dei titoli dei derivati emessi. Quasi tutto virtuale e a disposizione degli speculatori informati. Per farvi capire: se nel mondo esistesse in tutto un miliardo di euro, da quarant’anni a questa parte ve ne sono altri 13/14 virtuali che sono destinati a deflagrare e sono in possesso di banchieri a cui è stato concesso di controllare persino l’emissione della moneta.

Quali sono i dipendenti di questo sistema? I capi di governo dei Paesi che aderiscono all’Ocse. Sono i dipendenti/complici di questi mille individui e di queste dieci stelle. Il copione è scritto e il governo recita la parte. Cominciò la “serie”, ironia della sorte, proprio un ex attore cinematografico nel 1980: si chiamava Ronald Reagan. Vi sono stati anche esempi di contrasto al sistema, immediatamente normalizzato dai padroni: Papandreou-Papademos e Berlusconi-Monti nel 2011; Conte-Draghi (probabilmente in quest’ultimo caso la mina vagante fu allora come lo è quest’oggi Beppe Grillo, forse più pericoloso dell’ingenua incompetenza dei finti duri e puri del Movimento5Stelle governista, che oggi pur di dire si a Draghi voterebbe perfino lo iuprimae noctis. Anche perché Conte si stava adeguando pure bene alla “fiction”).

La grande vittoria dei “Dieci Stelle” è di aver innescato il pilota automatico su di un paradigma neoliberista, croce posta sulla schiena dei governi responsabili di eventuali turbolenze finanziarie che ne pagheranno le eventuali conseguenze negative.

Questa super élite è un governo mondiale ombra che semina consenso elargendo piccole e grandi posizioni di potere e persino premi, si pensi a quanta ipocrisia sia stato il Nobel per la pace riconosciuto ad Obama. Giornalisti, docenti universitari, economisti, politici, tutti caduti in questa prigione intellettuale che difendono persino con ardore. Chi non accetta il gioco è fuori dalla competizione. Resi inoffensivi e persino eliminati (si pensi a Saddam e Gheddafi) come fu fatto, anche nel nostro Paese, con Enrico Mattei e Aldo Moro.

Quando vi chiedete quali siano i poteri forti, come si chiamano e dove sono, questa è la risposta; quando ci chiediamo, ma chi sono questi potenti ombra che governano i governanti? Non troverete nomi famosi perché la fama è conduttrice di scandali e i padroni del mondo potrebbero essere messi in difficoltà. Il vero potere appartiene a chi non appare, a chi sta dietro diremmo, volessimo fare una battuta, e non davanti.

Quindi dovessimo perderci in qualche bar in discussioni sterili sulle pandemie fantoccio, chiediamoci sempre dove stanno mettendo il termometro e chi ci guadagna. O, parafrasando, “seguite l’odore dei soldi”, come disse uno più in gamba di noi, e sempre scoprirete il trucco.

Mirko Mocellin