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BIG FALCON ROCKET, UN NUOVO RAZZO PER LA CONQUISTA DELLO SPAZIO BIG FALCON ROCKET, UN NUOVO RAZZO PER LA CONQUISTA DELLO SPAZIO
Dopo tanta attesa finalmente è arrivato il giorno. Elon Musk ieri sera ha presentato i dettagli definitivi del Big Falcon Rocket, la navicella della... BIG FALCON ROCKET, UN NUOVO RAZZO PER LA CONQUISTA DELLO SPAZIO

Dopo tanta attesa finalmente è arrivato il giorno. Elon Musk ieri sera ha presentato i dettagli definitivi del Big Falcon Rocket, la navicella della Space X che in futuro potrà portarci sulla Luna e su Marte.

Innanzitutto i dettagli: sarà alto 118 metri, 25 metri più alto della Statua della Libertà e 8 metri in più rispetto al Saturn V, il razzo dell’allunaggio del 1969. Rendendo di fatto il BFR il razzo più grande mai costruito. Altra cosa meravigliosa: sarà totalmente riutilizzabile, questo permetterà di abbattere drasticamente i costi per i lanci, ciò rende molto più fattibile cose come costruzioni di stazioni spaziali, costruzione di una base lunare e lancio di satelliti molto più pesanti e performanti. Tranquilli, se siete leggermente eccitati significa che siete umani.
Sempre rimanendo in tema peso, il carico utile sarà di 150 tonnellate, con un singolo lancio potreste inviare 10 brontosauri nello spazio, il che non ha senso, ma converrete con me che si tratterebbe di una figata assurda.

La navicella è costituita da due unità il Super Heavy e la Star Ship.

Il primo è il booster ovvero la parte che permetterà alla navicella di lasciare la Terra ed ha 37 motori Raptor alimentati da ossigeno liquido e metano. Ma perché metano? Semplice, i vecchi motore erano alimentati a cherosene e su Marte il cherosene non c’è, ma c’è il metano. Questo solo per farvi capire in che ottica è stato costruita questa meraviglia dell’ingegneria.

La Star Ship invece è la navicella vera e propria, dove troveranno alloggio gli astronauti e il carico. Possiede 6 motori Raptor, tre atmosferici e tre per il volo nello spazio, e un grande finestrone da cui ammirare lo spazio (anche se probabilmente verrà sostituito da più comuni oblò, però mai dire mai).

Se pensate che questo sia il solito annuncio non seguito da fatti vi sbagliate, è già stato costruito un prototipo della Star Ship e tra un paio di mesi verrà effettuato il primo test di volo (a 20 m di altezza) e nel 2020 assisteremo al primo volo orbitale.

Una nuova era d’oro dell’esplorazione spaziale sta bussando alla porta.

Fonte: Missione Scienza