Centinaia di feriti e decine di arresti
La Catalogna non si calma. Anche ieri pomeriggio, e sera, Barcellona è stata teatro di una gigantesca manifestazione che le forze di polizia hanno tentato inutilmente di disperdere: 350.000 persone (le immagini sono come sempre impressionanti) hanno reclamato l’immediata scarcerazione dei loro dirigenti, ma il governo di Madrid non intende recedere dalla liea dura forte dell’appoggio, non dichiarato ma palmare, degli altri stati europei, ognuno timoroso di scatenare, accettando la legittimità delle richiesta catalane, rivendicazioni analoghe in casa propria, e genericamente in Europa. Accettare l’applicazione del sacrosanto )e controfirmato in sede ONU e UE) del diritto all’autodeterminazione deli popoli, potrebbe scatenare richiesta di referendum indipendentisti (o di annessione) in Bretagna, Corsica, Sardegna, Veneto, Euzkady (Paesi Baschi) Scozia ein moltissime altre realtà meno conosciute nell’est Europa.
Il bilancio è questo: quattro poliziotti feriti, di cui uno grave, in scontri avvenuti davanti al quartier generale della polizia. Fra i manifestanti i feriti sono circa 600, e la sproporzione rende evidente il tipo di atteggiamento richiesto alle forze di polizia dal governo di Madrid. Almeno 100 i fermati. Attesa per la manifestazione in programma per oggi, domenica 27/10, indetta dai nazionalisti spagnoli, catalani contrari alla secessione.
O.N.