Alimentazione industriale: anche la fertilità maschile è sotto attacco
Salute e benessere 29/10/2019 Ovidio
I dati che emergono dal Congresso nazionale ‘Natura Ambiente Alimentazione Uomo’ della Società Italiana di Andrologia (SIA), tenutosi a Frascati il 25 Ottobre, sono impietosi.
Ognuno di noi, ingerisce, attraverso il cibo industriale, almeno 250 gr fra pesticidi, microplastiche e di ftalati, sostanze che ammorbidiscono la plastica, che si trovano a loro volta nel cibo.
“Ftalati e fitoestrogeni si comportano da interferenti endocrini: ‘mimano’ ormoni come gli estrogeni e gli androgeni presenti nell’organismo e in questo modo influenzano pesantemente gli equilibri ormonali”, “Gli alchilfenoli per esempio sono molto simili alla struttura degli ormoni sessuali e quindi possono ‘confondere’ il metabolismo. Si trovano in moltissimi prodotti, dalla frutta e verdura a diversi tipi di pesci e molluschi pescati anche nei nostri mari come per esempio tonno e sgombro – il pericolo microplastiche: i dati sulla quantità di particelle presenti nei cibi di utilizzo comune sono preoccupanti. Sappiamo infatti che il consumo annuale si attesta fra le 39.000 e le 52.000 particelle di microplastiche, a cui si aggiungono fino a 90.000 particelle se si beve soltanto acqua in bottiglie di plastica: ne ingeriamo l’equivalente di una carta di credito a settimana, circa 5 gr, con effetti che temiamo possano essere consistenti”.
Questi alcuni passaggi delle relazioni tenute al convegno.
O. N.