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5g e Coronavirus: come informarsi nel “piccolo mondo antico” degli interessi globali 5g e Coronavirus: come informarsi nel “piccolo mondo antico” degli interessi globali
Sui motori di ricerca risulta molto difficile informarsi sulle correlazioni degli effetti più o meno significativi che l’impatto tecnologico sta avendo sui nostri organismi.... 5g e Coronavirus: come informarsi nel “piccolo mondo antico” degli interessi globali

Sui motori di ricerca risulta molto difficile informarsi sulle correlazioni degli effetti più o meno significativi che l’impatto tecnologico sta avendo sui nostri organismi. Si bollano come bufale e complottismi ragionamenti che noi riteniamo essere importanti soprattutto nelle sfumature e nel loro insieme. Un ragionamento si avvale di vari elementi per compiere un tragitto mentale e, naturalmente, non è tanto importante un singolo elemento del discorso, ma il disegno di insieme che rifletterà una spiegazione accurata.

Lo sforzo critico del ragionare è oggi fondamentale, laddove interessi economici di intere strutture mondiali spingono a favore o a sfavore di un elemento a seconda dell’interesse. L’umanità è divenuta “perdita accettabile”, come in quei combattimenti in cui, essendo soverchianti di numero, i generali mandano al macello i propri soldati considerando la vittoria comunque acquisita. Sapersi informare oggi è l’unica possibilità di salvezza. L’analisi dei fatti è possibile, giacché sono innumerevoli le fonti d’informazione che ci assalgono con migliaia di input dalla mattina alla sera: dai social ai mass media ordinari. Mettere insieme elementi che si ripetono, ascoltare più voci anche se l’ambito è quello apparentemente sicuro dell’oratore tecnico scientifico, sono i metodi più opportuni per mettere insieme un ragionamento il quanto più verosimile e, dunque, utile all’approccio di ognuno alle proprie risoluzioni. Bisogna seguire “l’odore dei soldi”, naturalmente, e conoscere la “provenienza” di chi parla. Informarsi, informarsi su tutto. Chiediamoci: chi ci guadagna se effettuiamo miliardi di vaccini che influiscono nell’organismo con il metodo della perdita accettabile? Essi considerano le peculiarità di ogni organismo e delle condizioni dello stesso? La guarigione da vaccino è un singolo elemento del “ragionamento” in un oceano di considerazioni nascoste nel dna di ognuno. Considerazioni che andrebbero fatte sempre ad personam.

La cura è molto spesso dentro di noi se pensiamo alla Malattia e ci è costata milioni di anni di evoluzione, nei quali un organismo “nuovo” si è dovuto adattare alle condizioni del pianeta. C’è qualcosa di innaturale però, che oggi risulta fuori controllo per l’organismo e parliamo del verso oscuro della medaglia della globalizzazione e della innovazione tecnologica: dell’inquinamento, dell’alimentazione, delle armi chimiche e batteriologiche create in laboratorio alterando sistemi biologici equilibratisi nei millenni.

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Achille De Tommaso: “Ci sono dubbi circa disturbi e danni da onde elettromagnetiche? Beh, non dovremmo averne, se consideriamo le cause vinte nel 2011 dai condomini vicini alle antenne di Radio Vaticana che hanno anche istruito casi per l’accertamento di leucemie e hanno cominciato a sensibilizzare la popolazione circa l’ “elettrosmog”.

Vabbè, si dirà, ma dipende dalle frequenze e dalla potenza irradiata: se si trova la frequenza giusta, a bassa potenza, non ci sono danni, no?

E allora leggete questo:

“ È appurata la correlazione statisticamente significativa tra l’esposizione a radar e campi elettromagnetici e l’aumento del rischio di tumore, infarto e ictus, e gravidanze interrotte. Questa è la sintesi dei risultati degli esperimenti condotti dal Dott. Fiorenzo Marinelli, biologo ricercatore del CNR di Bologna, e presentati al Congresso Internazionale “Radar, radiofrequenze e rischi per la salute” tenutosi a Potenza Picena”.

Cosa c’entra però ciò col 5G in merito al coronavirus?

Ebbene, Luc Montagnier, lo scienziato premio Nobel, che ha fatto riferimento alla trasmissione “wireless” dei batteri, disse alcune cose sul coronavirus, affermando in un’intervista, che non aveva dubbi che era stato prodotto in laboratorio (fatto ormai acclarato n.d.r.), ma, al termine dell’intervista, affermò che, a suo parere, il virus è sensibile (come i batteri) alle onde radio e quindi potrebbe sia esserne stato indotto da esse (ad esempio con l’abbassamento delle difese immunitarie) come si potrebbe forse pensare ad una cura del virus per mezzo delle stesse onde EM (ElettroMagnetiche). Quasi en passant, sottolineò che i maggiori decessi sono avvenuti in aree ove la concentrazione di tali onde è maggiore: Wuhan in quanto zona a maggior concentrazione di telecomunicazioni basate sul 5G, la Lombardia con la sua alta densità di popolazione e di antenne di trasmissione, New York per gli stessi motivi, e via di questo passo.

Tutti gli “scienziati” si sono scagliati contro le teorie di Montagnier.

Noi non ci sentiamo in grado di dare un giudizio sull’influenza del 5G sul coronavirus. Abbiamo solo elencato (adesso come in passati articoli) studi che fanno vedere come le onde EM influenzino i sistemi viventi, fino a farli ammalare, danneggiando il DNA; e come i batteri comunichino a mezzo di onde EM. Secondo un premio Nobel anche i virus potrebbero quindi comunicare con onde EM ed esserne influenzati.

La cosa positiva, secondo questo scienziato, è che le stesse onde EM potrebbero anche essere usate per sconfiggerlo. E in fondo, l’utilizzo di onde EM per curare malattie rare, non è completamente una novità”.

Mirko Mocellin

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