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L’USO DI BLOCKCHAIN NELLA VITA QUOTIDIANA L’USO DI BLOCKCHAIN NELLA VITA QUOTIDIANA
Spesso si sente parlare di Blockchain, ma la maggior parte della gente continua ad essere dubbiosa sul suo utilizzo, nonostante le notevoli potenzialità e... L’USO DI BLOCKCHAIN NELLA VITA QUOTIDIANA

Spesso si sente parlare di Blockchain, ma la maggior parte della gente continua ad essere dubbiosa sul suo utilizzo, nonostante le notevoli potenzialità e i benefici che ne potrebbero derivare dall’uso quotidiano. Eppure la Blockchain, nonostante i suoi soli 10 anni di età e il suo sviluppo recente può offrire davvero un nuovo modo usare la tecnologia che ci viene messa a disposizione e che è presente nella maggior parte delle case di ognuno di noi. Uno dei punti forti della Blockchain è la possibilità di poterla usare per le applicazioni più disparate, opportunamente programmando un contratto intelligente che esegua un determinato evento a una richiesta di transazione. Inoltre anche se i contratti intelligenti non supportano la comunicazione nativa con sistemi esterni alla Blockchain, permettono comunque di poterli farli interagire con essi, attraverso semplici funzioni aggiuntive.

Basterebbero infatti 3 semplici tool:

1. Oracoli

2. WEB 3.0 o Web Semantico

3. Dapp (applicazioni decentralizzate)

CHE COSA SONO GLI ORACOLI

Grazie agli Oracoli è possibile introdurre una nuova funzionalità, che fornisce connettività al mondo esterno integrandoli tra la Blockchain ed il “mondo reale”, con lo scopo di passare informazioni ai contratti intelligenti non appena una qualche condizione esterna si verifica. Uno dei servizi più famosi al momento per gli Oracoli decentralizzati è sicuramente Chain Link che è in grado di fornire dati esterni a contratti intelligenti in modo molto semplice e integrandoli con qualsiasi servizio attualmente disponibile in commercio. Non a caso, colossi come Google, Visa, Paypal, Mastercard hanno cominciato ad usare questo tipo di servizio per le loro reti e l’integrazione con criptovaluta digitale.

CHE COSA E’ IL WEB 3.0

Altra funzionalità molto interessante è il WEB 3.0 o Web Semantico, dove si intende la trasformazione del web in un ambiente dove i documenti pubblicati come pagine HTML, file o immagini sono associati ad informazioni e dati che lavorano con una elaborazione automatica e decentralizzata. Con l’interpretazione del contenuto dei documenti che il Web semantico impone, saranno possibili ricerche molto più evolute delle attuali, basate sulla presenza nel documento di parole chiave, e altre operazioni specialistiche come la costruzione di reti e connessioni tra documenti secondo logiche più elaborate del semplice collegamento ipertestuale. Nella vita quotidiana, questo concetto racchiude più semplicemente una parola usata comunemente nel Web, “l’intelligenza artificiale o AI”.

CHE COSA SONO LE DAPP

La parola dApp è un acronimo per indicare una applicazione decentralizzata: ovvero un software creato attraverso i contratti intelligenti nella blockchain e dove gli sviluppatori scrivono degli insiemi di contratti intelligenti che determinano la funziona complessiva di ogni applicazione decentralizzata. A differenza delle normali web APP che scarichiamo tutti i giorni su piattaforme centralizzate come Amazon, Google Play o Apple Store, una dApp non è messa a disposizione da un solo server centrale. Ovvero, questo permette agli sviluppatori di dividere il profitto generato dallo sviluppo dalla stessa in modo equo e senza la validazione di una terza parte. Un’altra differenza con le normali APP sta nella privacy: una APP “normale” richiede i tuoi dati personali per farti accedere come utente, nelle dApps questo non succede perché, grazie alla blockchain, tu sei già rappresentato da una stringa di numeri crittografati che ti identifica con la tua chiave privata e pubblica. Ma allora perché non dovremmo usarla?

per gentile concessione, GIUSEPPE LISI